90 nanometri, die più piccolo, meno transistor - Continua
Nei suoi proclami Nvidia fa intendere che la visione giusta non è quella di Ati, ma la loro. Sebbene Nvidia non abbia introdotto caratteristiche come l'advanced dynamic flow control o la compatibilità con alcuni giochi, Nvidia sente di aver seguito l'approccio giusto al “vero mondo“ dei videogiochi.
Nvidia ci ha detto questo in una email "Crediamo che il progetto di ATI sia stato avviato nel momento sbagliato, e i costi per le caratteristiche aggiuntive è troppo elevato in confronto al ritorno prestazionale minimo che si ha con le nuove applicazioni e persino con quelle che si intravedono all'orizzonte. (poche applicazioni oggi supportano MSAA+HDR, e quelle che lo fanno verranno renderizzate dalle singole schede a frame rate bassi),".
Questa tabella di Nvidia mostra quattro GPU e i loro punteggi in F.E.A.R a 1600x1200
Inutile dire che la lotta ATI vs. Nvidia è un punto controverso. É uno di quelli che accende immediatamente la “guerra del flame“ in molti forum. La fonte della controversia si trova nei percorsi diversi affrontati dai due colossi del mercato grafico e da come ATI ritenga che sia il tempo di implementare più novità hardware. ATI ha implementato con il dynamic branching e il flow control un elevato numero di thread, un controller di memoria complesso e ha incrementato la potenza degli shader. La casa canadese crede nel bisogno delle unità shader e le usa per amministrare task che non è possibile controllare via hardware come il filtering FP16.
Nvidia ha espresso preoccupazione sul costo che ATI paga per tutte queste caratteristiche inserite nel silicio. La casa di Santa Clara mira a proporre solamente le cose che sono necessarie per le migliori prestazioni con i giochi di oggi e di domani.
Mentre entrambe raggiungono frame rate incredibili, l'annosa domanda rimane: Nvidia o ATI faranno la decisione giusta in previsione dei giochi che verranno?