A Tokyo sta per debuttare il primo "chiosco fotografico" che invece di produrre la classica fototessera del cliente ne genera un modellino tridimensionale in plastica. Il chiosco è un modello sperimentale della giapponese Omote 3D che sarà in esposizione all'evento Eye of Gyre di Harajuku sino a metà gennaio 2013.
Il sistema di Omote 3D produce statuette molto realistiche ma, come si vede, costose
Il funzionamento del chiosco Omote 3D è analogo a quello di tutti i sistemi di modellazione tridimensionale. Il soggetto deve restare fermo per una quindicina di minuti mentre uno scanner laser 3D lo inquadra e acquisisce i dati relativi alla forma del suo corpo, compresi i vestiti. In questo modo il computer collegato allo scanner crea un modello tridimensionale del soggetto, sulla base del quale poi una stampante 3D produce una piccola statuetta in materiale plastico.
Il funzionamento, in sintesi, del sistema Omote 3D: scansione, modellazione e analisi dei colori
Il sistema di Omote 3D può essere considerato come una versione "popolare" della stampa tridimensionale, ma questo non significa che i prezzi siano improvvisamente diventati anch'essi popolari. Il chiosco 3D è in grado di generare statuette alte 10, 15 o 20 centimetri, il cui prezzo è rispettivamente di 210, 320 e 420 euro circa per singola statuetta. Non è poco e non ci sono neanche grandi "sconti per quantità": una coppia di statuette si paga a prezzo pieno, solo per tre esemplari o più il prezzo della singola "action figure" scende a 160, 210 e 320 euro a seconda delle dimensioni.
Omote 3D e gli organizzatori di Eye of Gyre si aspettano evidentemente un buon successo del chiosco sperimentale: per accedervi e realizzare la propria statuetta non basta presentarsi all'esposizione ma bisogna prima prenotarsi sul sito di Omote 3D.