Design, materiali e qualità

Recensione - Test dell'Aspire 5560G e del Pavilion dv6-6125sl, i primi notebook Llano Serie A.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design, materiali e qualità

Il Pavilion dv6-6125sl è una riproposizione della gamma Pavilion dv6 presentata all'esordio di Sandy Bridge (HP Pavilion dv6, intrattenimento multimediale d'eleganza), rispetto alla quale è stata apportata solo una variazione cromatica: al posto del colore marrone ora c'è un grigio argento con l'effetto dell'alluminio spazzolato. Ritroviamo pertanto pregi e difetti di questo design, con il caratteristico rialzo del coperchio che traccia una curvatura nelle parte alta della base, e un prodotto nel complesso solido con verniciatura antigraffio.

HP Pavilion dv6-6125sl - Clicca per ingrandire

Il colore grigio chiaro è più anonimo rispetto al marrone, ma sicuramente più classico e raffinato, adatto per incontrare il gusto di un numero maggiore di utenti. Inoltre con questa tonalità non si vedono più le impronte digitali di chi maneggia il prodotto, che alla fine risulta più pulito e piacevole da guardare. Anche in questo caso le indicazioni delle porte di connessione sono rivolte verso il fondo della base, con il risultato che sono sostanzialmente invisibili durante l'uso.

La qualità costruttiva ottima si ritrova anche in questo nuovo modello, grazie all'impiego delle stesse plastiche di alta qualità che proteggono adeguatamente i componenti interni. Anche la dotazione di porte di comunicazione è identica, con due connettori USB 2.0 e altrettanti SuperSpeed, il nome con cui HP ha deciso di identificare quelle che il resto del mondo chiama USB 3.0.

Lato destro - Clicca per ingrandire
Lato sinistro - Clicca per ingrandire
Lato frontale - Clicca per ingrandire
Lato posteriore - Clicca per ingrandire

La tastiera ha un design a isola più moderno rispetto a quello dell'Aspire 5560G, ma una qualità inferiore: la base d'appoggio è meno solida e i tasti sono più piccoli (15 millimetri di larghezza), ma comunque ben spaziati (4 millimetri), come tipico dei prodotti con tasti a isola. Inoltre, nel modello che abbiamo ricevuto in prova i segni di punteggiatura sono disegnati al centro dei tasti, con la funzione principale nell'angolo in alto a sinistra: una disposizione inusuale che ci sembra poco intuitiva.

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Il touchpad, invece, è ottimo, con un profilo luminoso non pacchiano che lo mette in risalto, un'area di selezione ampia (9,5 x 5,6 centimetri) con il tasto di disattivazione posto direttamente nell'angolo in alto a sinistra del pad. I pulsanti di selezione sono due, facili da individuare al tatto e morbidi da premere.