Acer rimborsa il costo di aggiornamento a Windows 8

Acer ha deciso di rimborsare i 14,99 dollari chiesti da Microsoft agli utenti che acquistano un computer entro fine gennaio 2013. L'offerta è valida solo sui modelli ultrabook e desktop.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Chi compra un desktop o un ultrabook marcato Acer non dovrà pagare nemmeno un centesimo per l'aggiornamento a Windows 8. L'iniziativa dell'azienda taiwanese si sovrappone al Microsoft Upgrade Program, che prevede il pagamento di 14,99 euro per passare a Windows 8 se si è proprietari di un computer con Windows 7 comprato entro il 31 gennaio 2013.

L'ultrabook Aspire S3 è fra quelli inclusi nella promozione

La cifra già di per sé molto conveniente proposta da Microsoft può essere depennata del tutto, ammesso che siate interessati alle famiglie di prodotto che Acer vuole spingere di più: gli ultrabook Aspire S3, Aspire S5, Aspire M3 e Aspire M5, e i desktop Aspire X3, Aspire M3, Predator G3, Predator G5 e l'all-in-one Aspire Z. In realtà sarà necessario un doppio passaggio: dopo avere comprato il prodotto dovrete chiedere a Microsoft l'aggiornamento a Windows 8 e pagare il dovuto, quindi farvi rimborsare da Acer.

Per semplificare al massimo la procedura Acer ha predisposto un sito ad hoc a cui collegarsi per chiedere quanto dovuto. Dovrete fornire i vostri dati anagrafici, indirizzo di posta elettronica, numero di telefono, dettagli del conto bancario (necessari per poter effettuare il rimborso), il numero di serie del computer e copia della mail di Microsoft che conferma l’avvenuto aggiornamento a Windows 8.

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Verificata la presenza dei requisiti necessari, Acer provvederà al rimborso del costo di aggiornamento online imposto da Microsoft nell'arco di 6 o al massimo 8 settimane. Le richieste di rimborso dovranno essere notificate entro e non oltre il 15 marzo 2014.

L'iniziativa è analoga a quelle che erano ricolate ai tempi del passaggio da Vista a Windows 7 ed è evidentemente volta a spingere l'aggiornamento del sistema operativo per gli utenti che non sono informati sulle novità tecnologiche e a incentivare le vendite con la prospettiva di un guadagno molto piccolo ma che per qualcuno potrebbe essere interessante in un periodo di crisi.