Partiamo dal più piccolo

OCZ non produce solo memorie, ma anche una linea completa di alimentatori per tutti i gusti. Abbiamo provato quattro modelli, dai 600 ai 1000 watt.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Partiamo dal più piccolo

Tutti i modelli OCZ presi in esame hanno come obiettivo primario le buone prestazioni per sistemi dual o quad-core e single/multi-graphics. Non dovrebbe quindi suonare strano se altre peculiarità, prima tra tutte il comfort acustico, siano state lasciate in secondo piano. Se è quindi la silenziosità il vostro primo interesse, dovreste guardare altrove o, quantomeno, aspettare la serie StealthXStream di OCZ in uscita fra qualche settimana.

Il modello EvoStream da 600 Watt si differenzia dagli altri alimentatori per un design completamente modulare. Ciò significa che tutti i cavi posteriori, compresi quelli di alimentazione primaria, sono collegabili a piacimento -  in molti altri modelli il cavo ATX è solitamente fisso.

Inoltre la lunghezza dell'alimentatore è superiore a quella standard di circa 4 centimetri. In molti case questa differenza non sarà un problema, tuttavia fate i dovuti accertamenti prima dell'acquisto.

Come specificato la silenziosità non è al primo posto; difatti la ventola utilizzata per il raffreddamento è un classico modello da 80 mm, che ad alti giri raggiunge un discreto livello di rumorosità.

Non mancano i vari sistemi di protezione contro l'overvolt e i cortocircuiti. Di seguito elenchiamo i connettori collegabili all'alimentatore:

  • 1 x 20+4Pin ATX
  • 1 x 4-pin/8-pin CPU
  • 2 x PCI-E
  • 2 x 4-pin periferiche (1+1 4-pin Conn.)
  • 1 x 4-pin periferiche & 4-pin floppy
  • 1 x 4-pin periferiche
  • 2 x S-ATA (1+1 SATA)