AMD FreeSync: c'è l'ok della VESA al refresh rate variabile

La tecnologia FreeSync sviluppata da AMD diventa un'estensione riconosciuta dello standard DisplayPort 1.2a. È un passaggio importante verso la diffusione di una soluzione a problemi comuni come stuttering, tearing e lag.

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a cura di Manolo De Agostini

FreeSync, la risposta di AMD alla tecnologia Nvidia G-Sync, è stata accettata dalla VESA, l'organismo che si occupa degli standard di connettività video. Il sito Hardware.fr riporta che la soluzione della casa di Sunnyvale è diventata ufficialmente un'estensione della tecnologia DisplayPort 1.2a.

Chi non ricordasse cosa siano il FreeSync e il G-Sync deve sapere si tratta di due tecnologie che attraverso il refresh rate variabile puntano a eliminare stuttering, tearing e lag, problemi molto comuni nel mondo del gaming. Smaltito questo passaggio burocratico con la VESA, molti potrebbe pensare che qualsiasi monitor equipaggiato di uscita DisplayPort 1.2a sia in grado di supportare questa tecnologia, ma in realtà non è così.

Come spesso accade, ci sono dei pezzi che devono andare al proprio posto all'interno di in un puzzle dalle molte sfaccettature. AMD, al Consumer Electronics Show 2014, ha infatti spiegato che il tassello principale si chiama Vertical Blanking Interval (VBLANK), una sorta di specifica definita dalla VESA che permette di avere pannelli con refresh rate variabili.

"Per far sì che il tutto funzioni, la GPU, il pannello e l'hardware coinvolto nel processo di visualizzazione devono supportare VBLANK. Se tutti i componenti sono compatibili con questa specifica, si ha quello che si può definire un G-Sync senza hardware aggiuntivo", scrivevamo a gennaio. Il problema è che se le GPU Radeon sono pronte, grazie a un aggiornamento dei driver, rimane da capire quali monitor hanno l'hardware necessario per supportare la tecnologia.

FreeSync è infatti una tecnologia che non richiede l'aggiunta di hardware dedicato come il G-Sync, ed è aperta, ma ci sono comunque dei parametri da rispettare. Secondo quanto affermato a gennaio da Tom Petersen, Director of Technical Marketing di Nvidia, la soluzione di AMD è praticamente inattuabile (oggi) nel mondo dei PC desktop, dato che "in questo momento non esiste uno scaler capace di gestire il refresh variabile".

Sempre a gennaio Nvidia fece notare come la dimostrazione pubblica di FreeSync si tenne su dei notebook, contraddistinti da un'architettura video differente da quella dei computer desktop. Sempre in quell'occasione il dirigente affermò la volontà di Nvidia di non aprire a tutti la tecnologia G-Sync e praticamente rispedì al mittente l'ipotesi di un supporto a FreeSync.

Ad AMD non resta perciò che lavorare con i produttori di scaler e di pannelli per trasformare il FreeSync una tecnologia alla portata, quantomeno, dei possessori di GPU Radeon. A quel punto poi bisognerà capire che cosa intende fare Intel e vedere se la tecnologia troverà il seguito tale da far cambiare idea a Nvidia, che per ora rimane focalizzata nella diffusione del modulo G-Sync.