AMD licenzia il 7 percento dei dipendenti, l'iMac non basta

La prima mossa del nuovo CEO Lisa Su è una riduzione dell'organico di AMD del 7 percento. L'azienda vende sempre meno CPU e GPU, a sorreggerla ancora una volte le console next-gen.

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a cura di Manolo De Agostini

L'arrivo delle GPU Radeon R9 sul nuovo iMac Retina 5K da 27 pollici non basterà a risollevare le sorti di AMD. L'intesa è di prestigio, e potrebbe allargarsi agli altri iMac in futuro, ma certamente non sposterà molto l'ago della bilancia quanto a vendite. Il nuovo prodotto di Apple costa infatti 2629 euro, non certo un prezzo che favorirà una corsa agli acquisti.

AMD ha bisogno di ben altro e il nuovo amministratore delegato Lisa Su lo sa bene. Purtroppo non ha grandi carte da giocarsi e per questo nelle scorse ore l'azienda ha annunciato che taglierà il 7% della forza lavoro globale entro la fine dell'anno. Si tratta di circa 700 persone su un totale di circa 10.000.

Il CEO uscente Rory Read con Lisa Su, nuovo presidente e AD di AMD

"L'azienda ha sviluppato un piano di ristrutturazione mirato a una migliore posizione di AMD verso la profittabilità e la crescita a lungo termine", si legge in un comunicato stampa. La casa di Sunnyvale rivedrà anche il suo patrimonio immobiliare e lo sfoltirà, se necessario.

L'operazione porterà a risparmi in termini di spese operative di 9 milioni nei prossimi tre mesi e 85 milioni nell'arco del 2015. Soldi che serviranno a tenere duro nei prossimi mesi, permettendo agli ingegneri di continuare a lavorare sui nuovi progetti, come K12 e Zen, che si spera apriranno nuove opportunità e maggiori introiti.

AMD, notoriamente legata all'architettura x86, ha deciso di scommettere forte su ARM, in particolare per quanto riguarda l'ambito dei server – con i chip Opteron A1100 – e nel 2015 dovrebbe anche svelare qualche progetto per il mobile, a partire dai tablet. Le iniziative sono molte, ma molte mirano all'arco temporale tra il 2016 e il 2017.

L'attuale gamma di microprocessori (desktop, notebook, server) e schede video (consumer e professionali) non sembra in grado di dare ad AMD basi solide su cui crescere, almeno non con continuità. Il terzo trimestre si è concluso con 1,43 miliardi di dollari di fatturato, un utile operativo di 63 milioni e uno netto di 17 milioni.

Risultati peggiori dello stesso trimestre lo scorso anno in un momento in cui il mercato dei PC sembra dare qualche segnale positivo (Intel ha venduto 100 milioni di microchip in tre mesi). Le vendite di CPU e GPU AMD sono in netto calo (-16% nel complesso), e AMD ha trovato rifugio nuovamente sulla vendita dei chip delle console next-gen PS4 e Xbox One (+21% sull'anno passato).

Purtroppo segnali per l'immediato non sono dei migliori: per il prossimo trimestre AMD si aspetta un calo del fatturato tra il 10% e il 16% rispetto ai dati attuali. Purtroppo i licenziamenti non sono mai una bella notizia, a ogni livello, ma forse il nuovo CEO non aveva grandi alternative se non puntare immediatamente su un contenimento dei costi per guadagnare altro tempo utile.