Le prestazioni del nuovo processore AMD Ryzen Threadripper 9980X con 64 core hanno fatto il loro debutto nel database PassMark, rivelando risultati che sfidano le aspettative tradizionali sui processori ad alte prestazioni. Questo chip destinato ai professionisti creativi e alle workstation più esigenti ha stabilito un record assoluto nei test multi-thread per processori desktop, ma al tempo stesso ha mostrato performance più modeste nei carichi di lavoro single-thread. I risultati sollevano interrogativi interessanti sulla direzione che sta prendendo AMD nel segmento high-end del mercato processori.
Un primato inaspettato che ribalta le gerarchie
Il dato più sorprendente emerso dai benchmark riguarda la capacità del 9980X di superare processori con un numero superiore di core. Con un punteggio di 147.481 punti nel test PassMark Multithread CPU Mark, il nuovo Threadripper ha infatti battuto il fratello maggiore Ryzen Threadripper Pro 7995WX da 96 core, che si è fermato a 145.572 punti. Un risultato che appare controintuitivo, considerando che i test PassMark sono progettati per sfruttare tutti i core disponibili attraverso algoritmi di compressione, crittografia e calcoli fisici.
La vittoria sul predecessore diretto Ryzen Threadripper 7980X era prevedibile, con i suoi 136.517 punti, ma il sorpasso sul modello con 32 core aggiuntivi rappresenta un'anomalia tecnica degna di nota. Questo vantaggio potrebbe derivare dalle ottimizzazioni dell'architettura Zen 5 e dalle frequenze operative superiori del nuovo processore.
Le prestazioni single-thread: un tallone d'Achille prevedibile
Sul fronte delle prestazioni single-thread, il Threadripper 9980X mostra i limiti tipici dei processori con un elevato numero di core. Con 4.594 punti e una frequenza massima di 5,40 GHz, si posiziona sostanzialmente alla pari con l'Apple M4 Max a 14 core (4.603 punti) e l'Intel Core i9-13900KF a 24 core (4.587 punti). Tuttavia, rimane significativamente indietro rispetto all'Apple M3 Ultra a 28 core (5.133 punti) e all'Intel Core Ultra 9 285K (5.096 punti).
Questo divario prestazionale riflette le scelte progettuali di AMD per il segmento Threadripper, dove la priorità viene data alla potenza di calcolo parallelo piuttosto che alle prestazioni per singolo core. La frequenza base di 3,20 GHz e il TDP di 350W testimoniano l'orientamento verso carichi di lavoro professionali intensivi.
Specifiche tecniche e posizionamento di mercato
Il processore appartiene alla famiglia Shimada Peak basata su architettura Zen 5 e supporta la tecnologia SMT (Simultaneous Multi-Threading) di AMD. La dotazione di cache comprende 64MB di L2 e 256MB di L3, dimensioni ragguardevoli che contribuiscono alle prestazioni nei carichi di lavoro multi-thread. AMD posiziona questo chip per utenti che richiedono prestazioni estreme sia nel gaming che nelle applicazioni professionali, mantenendo anche la possibilità di overclocking.
Confrontando le specifiche con altri processori della gamma, emerge chiaramente la strategia di AMD: il 9980X si colloca a metà strada tra il mostro da 96 core Threadripper Pro 9995WX (orientato esclusivamente ai carichi multi-thread) e i più agili Ryzen 9 9950X/9950X3D con 16 core (ottimizzati per gaming e applicazioni consumer ad alte prestazioni).
Verso il lancio commerciale
AMD prevede di avviare le vendite della nuova serie Ryzen Threadripper 9000 entro la fine del mese, quando arriveranno anche le prime recensioni indipendenti dai laboratori specializzati. Solo allora sarà possibile valutare completamente le prestazioni di questi processori in scenari reali e comprendere se le anomalie rilevate nei benchmark preliminari si confermeranno anche nell'uso quotidiano. Va ricordato che i campioni testati potrebbero essere versioni pre-produzione, con margini di ottimizzazione ancora disponibili prima del lancio commerciale.