L'universo degli APU ad alte prestazioni sta per subire una rivoluzione significativa grazie all'arrivo delle soluzioni AMD Strix Halo "Ryzen AI MAX" nel mercato dei PC assemblati. Questi processori, che combinano architetture Zen 5 e RDNA 3.5 in un singolo chip, rappresentano attualmente i SoC più veloci disponibili sul mercato e promettono di ridefinire i parametri delle prestazioni integrate. Il produttore cinese Sixunited ha appena svelato la sua scheda madre STHT1 Thin Mini-ITX, aprendo così nuove possibilità per gli appassionati di tecnologia che desiderano accedere a questa potenza computazionale.
La transizione dal mobile al desktop
Fino a oggi, la serie Strix Halo era rimasta confinata principalmente nel settore dei laptop e dei Mini PC, ma il panorama sta rapidamente cambiando. I produttori stanno esplorando nuove applicazioni per questi chip innovativi, spaziando dai dispositivi portatili da gaming alle schede madre per assemblatori. La scheda STHT1 di Sixunited rappresenta un esempio concreto di questa evoluzione, basandosi sul socket FP11 per supportare l'intera gamma di processori AMD Ryzen AI MAX.
La caratteristica distintiva di questa piattaforma è l'approccio MoDT (Mobile on Desktop), che prevede la saldatura diretta del processore sulla scheda madre. Questa soluzione, sebbene elimini la possibilità di upgrade del CPU, permette di ottenere prestazioni ottimali e una maggiore stabilità del sistema.
Specifiche tecniche e configurazioni disponibili
La lineup dei processori Ryzen AI MAX 300 offre quattro diverse configurazioni, dal modello base 380 con 6 core e GPU Radeon 8040S fino al top di gamma AI Max+ 395 che vanta 16 core e una GPU Radeon 8060S con 40 unità di calcolo. Quest'ultima variante può raggiungere frequenze fino a 5,1 GHz e dispone di ben 80 MB di cache, posizionandosi come una soluzione competitiva rispetto alle schede grafiche discrete di fascia media, inclusa la recente RTX 5060 Ti di NVIDIA.
La scheda madre supporta fino a 128 GB di memoria LPDDR5X-8000, anch'essa saldata direttamente sul PCB. Questa configurazione è fondamentale per garantire alla GPU integrata la larghezza di banda necessaria per esprimere il suo potenziale, considerando che la memoria viene condivisa tra CPU e GPU.
Connettività e alimentazione
Dal punto di vista della connettività, la STHT1 non lesina sulle opzioni disponibili. Troviamo due slot M.2 2280 compatibili con SSD PCIe 4.0 x4, oltre a un slot M.2 2230 dedicato alle schede Wi-Fi. Le porte USB sono numerose: due USB 3.2 Gen2, due o tre USB 3.2 Gen1 (a seconda della configurazione scelta), sette USB 2.0 e opzionalmente una porta Type-C.
L'alimentazione è gestita attraverso un sistema VRM robusto con almeno 16 fasi per il SoC e un design 4+1 per i componenti ausiliari. La scheda può essere alimentata tramite un connettore ATX a 4 pin o attraverso un ingresso DC da 19V, offrendo flessibilità nell'integrazione in diversi tipi di chassis.
Applicazioni e mercato di riferimento
L'assenza di slot PCIe sulla scheda madre potrebbe inizialmente sembrare una limitazione, ma in realtà riflette la filosofia progettuale di questa soluzione. Con una GPU integrata così performante, l'aggiunta di una scheda grafica discreta risulterebbe ridondante e controproducente. Le 40 unità di calcolo della Radeon 8060S, combinate con l'ampia disponibilità di memoria condivisa, rendono questa piattaforma particolarmente adatta per applicazioni di intelligenza artificiale e modelli linguistici di grandi dimensioni.
Il formato Thin Mini-ITX da 170x170mm consente l'integrazione in chassis compatti, mentre la gestione termica fino a 120W garantisce prestazioni sostenute anche sotto carico intenso. Sebbene non siano ancora stati annunciati prezzi ufficiali, la storia delle schede MoDT suggerisce un posizionamento competitivo, con Framework che già offre soluzioni simili a partire da 800 dollari negli Stati Uniti.