Apple I fatto a mano all'asta per 180mila dollari

La casa d'aste Sotheby ha messo all'asta un raro esemplare di Apple I, il primo computer dell'azienda di Cupertino fabbricato a mano da Wozniak e Jobs nel 1976. Si stima che sarà aggiudicato per una cifra compresa fra 120 e 180 mila dollari.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'Apple I originale fabbricato a mano nel 1976 su progetto di Steve Wozniak e Steve Jobs è stato messo in vendita dalla casa d'aste Sotheby. Si stima che chi se lo aggiudicherà dovrà staccare un assegno con una cifra compresa fra 120 e 180 mila dollari

Non si tratta del primo Apple I messo all'asta, ma è noto che sono stati prodotti solo 200 pezzi di questo computer, che dal luglio 1976 all'agosto 1977 furono venduti per 666,66 dollari. Si stima che oggi siano rimasti solo fra 30 e 50 Apple I al mondo, quindi chi riuscirà ad accaparrarselo entrerà di diritto nell'elite di collezionisti appassionati di Apple

L'Apple I che sarà all'asta dal 15 giugno

L'Apple I è costituito da una scheda madre a cui si dovevano aggiungere l'alimentatore, la tastiera e il display. Dato che all'epoca non esisteva un mercato degli chassis, molti prodotti erano assemblati in legno, come quello in vendita dal prossimo 15 giugno.

L'offerta, come descritto in dettaglio nel bando d'asta di Sotheby, include la scheda madre Apple I con l'etichetta originale " Apple  Computer  I,  Palo  Alto,  CA.  Copyright  1976". Sopra è saldato il microprocessore MOS  Technologies  6502, etichettato MCS  6502  3776, un prodotto a 8 bit che fu annunciato a settembre del 1975 e che arrivò in vendita al prezzo di 25 dollari, candidandosi come il prodotto più economico in circolazione.

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Sulla scheda madre sono poi saldati il connettore per il terminale video, quello per la tastiera, un modulo da 8 Kbyte di memoria RAM  ripartiti in chip da 16 pin da 4K ciascuno, quattro circuiti di alimentazione con tre condensatori, firmware nella PROM, dissipatore, un connettore di espansione e l'aggancio per registratore a cassette. Nel pacchetto preparato dalla casa d'aste ci sono un manoscritto, il manuale operativo del Basic e i certificati di garanzia.

Un esemplare simile in perfette condizioni fu battuto all'asta a novembre del 2010 presso la casa d'aste Christie's di Londra per 156.000 euro, e ad aggiudicarselo fu un collezionista italiano. Chissà se anche questa volta sarà un conterraneo a fare il colpaccio.