Apple multata per 368 milioni di dollari per colpa di FaceTime

Un tribunale texano ha sancito la vittoria di VirnetX contro Apple, che dovrà pagare una multa di 368 milioni di dollari. FaceTime viola quattro brevetti sulla sicurezza sia in Mac OS X sia in iOS.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Apple ha infranto quattro brevetti di VirnteX con FaceTime, un servizio di videochiamate presente in Mac OS X e iOS basato in parte su protocolli opensource. La sentenza del tribunale texano ha stabilito una multa pari a 368 milioni di dollari, circa la metà dei 708 milioni chiesti dalla parte lesa.

Apple sconfitta da VirnetX

L'avvocato di VirnetX Douf Cawley ha dichiarato che per anni Apple si è rifiutata di pagare le licenze d'uso per i brevetti VirnetX oggetto della denuncia. Gli sviluppatori di Apple però hanno testimoniato di non avere prestato attenzione alle proprietà intellettuali di nessuno quando hanno sviluppato il loro sistema.

In dettaglio, i brevetti 6.502.135, 7.418.504, 7.921.211 e 7.490.151 riguardano tecnologie relative alla connessione protetta dei clienti di FaceTime al servizio web. Secondo l'avvocato di Apple Danny Williams, VirnetX non avrebbe alcun titolo per incassare la multa dato che le tecnologie in questione sono frutto del lavoro di un'altra azienda, SAIC, da cui provengono i fondatori di VirnetX. "VirnetX non ha diritto a un risarcimento per cose che non ha inventato. La sua tecnologia, se usata, è solo una piccola parte di un prodotto molto più grande e complesso" sostiene l'avvocato, che evidentemente non è riuscito a convincere la giuria.

FaceTime viola quattro brevetti di VirnetX

Ora Apple ha due alternative: ricorrere in appello oppure patteggiare un accordo privato, che chiuderebbe la questione con il tribunale ma a un prezzo che non sarà sicuramente amichevole. Del resto se l'azienda di Cupertino è una veterana dei tribunali VirnetX non è da meno: a maggio del 2010 spillò a Microsoft circa 200 milioni di dollari per la violazione di due brevetti con le versioni Server di Windows e Office.

Cause analoghe sono in corso contro Cisco, Ayaya e Siemens. Oltre tutto VirnetX non ha finito con Apple: c'è un'altra procedura pendente presso l'International Trade Commission che potrebbe sfociare nell'ennesima multa e nella richiesta di un blocco totale alle vendite dei prodotti della mela negli Stati Uniti. Considerato quello che c'è in gioco e l'abilità di VirnetX nell'incassare vittorie, forse per una volta a Cupertino potrebbero turarsi il naso e patteggiare.