Conflitto AI: Midjourney accusa Stability di furto di dati e blocca l'accesso

Midjourney sospende tutti i dipendenti di Stability AI per presunto furto di dati

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Midjourney ha vietato a tutto il personale di Stability AI di utilizzare il suo servizio, accusando dipendenti della rivale azienda di intelligenza artificiale generativa di aver causato un'interruzione dei sistemi all'inizio di questo mese nel tentativo di estrarre dati in modo illecito.

Il 2 marzo, Midjourney ha segnalato su Discord un'interruzione prolungata del servizio che impediva alle immagini generate di comparire nelle gallerie degli utenti. Durante una chiamata di aggiornamento aziendale il 6 marzo, Midjourney ha affermato che il problema era causato da una "attività simile a una botnet da account a pagamento", collegata specificamente ai dipendenti di Stability AI.

Secondo Nick St. Pierre, che ha ascoltato la chiamata, Midjourney ha dichiarato che il servizio è stato interrotto perché "qualcuno di Stability AI stava cercando di acquisire tutte le coppie di prompt e immagini nella notte di sabato". Midjourney ha collegato più account premium a un individuo nel team di dati di Stability AI.

Nel riassunto della chiamata di aggiornamento aziendale del 6 marzo, Midjourney ha dichiarato che sta vietando a tutti i dipendenti di Stability AI di utilizzare il suo servizio "a tempo indeterminato" in risposta al comportamento scorretto e alle sue conseguenze. Inoltre, Midjourney sta introducendo una nuova politica che vieterà anche ai dipendenti di qualsiasi azienda di esercitare "automazione aggressiva" o causare interruzioni al servizio.

La situazione è ancora in evoluzione e non sono stati forniti ulteriori aggiornamenti dalla conversazione del 6 marzo. 

Per quanto è dato sapere finora gli account in questione sarebbero un paio, ma è strano che con due soli account si riesca a mettere in crisi un gruppo di server; e di sicuro è un po’ esagerato parlare di botnet. Non è affatto sorprendente invece che un’azienda rivale cerchi di raccogliere dati anche in modo aggressivo. 

Tecnicismi a parte, si può fare dell’ironia su due IA che si rubano i dati tra loro, mentre sullo sfondo c’è un esercito di artisti, scrittori ed editori che hanno denunciato le società di intelligenza artificiale proprio per aver preso opere protette senza permesso.