Apple non pensa ai netbook, i conti tornano

La trimestrale di Apple ha superato le aspettative degli analisti e di Wall Street

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a cura di Dario D'Elia

Apple può festeggiare un risultato trimestrale al di sopra delle aspettative. Wall Street ha accolto con sorpresa risultati finanziari in controtendenza con l'economia mondiale: i profitti nel primo trimestre 2009 hanno raggiunto gli 1,21 miliardi di dollari. Si tratta di un +15% rispetto allo stesso periodo 2008, per di più consolidato da un fatturato di 8,16 miliardi di dollari.

Ma qual è stato il segreto di questo successo? Secondo i dati avrebbe aiutato non poco l'incremento del margine, passato dal 32,9% al 36,9%, probabilmente dovuto alla variazione del costo del denaro e delle materie prime.

In secondo luogo, sarebbe bene ricordare l'ottima strategia di diversificazione prodotti. In un periodo in cui le vendite dei personal computer sono praticamente calate a picco, l'azienda di Cupertino di fatto si è ritrovata con servizi, applicativi, lettori MP3 e cellulari a fare da traino.

I computer Apple rappresentano infatti solo il 36% del fatturato totale, il 10% in meno rispetto al 2008. Gli iPod, invece, sebbene in calo nelle vendite a causa della consueta abbuffata natalizia, sono responsabili dell'incremento del 19% del fatturato di iTunes. Doppia cifra positiva anche per il business dell'iPhone: +22%.

Insomma, è talmente in salute che può permettersi ancora una volta di denigrare i netbook e negare ogni progetto correlato. Malgrado le indiscrezioni di qualche giorno fa, il chief operating officer di Apple è stato chiaro. "Noi facciamo grandi prodotti. Quando guardo che cosa viene venduto nel mercato netbook, vedo tastiere scomode, pessimo hardware, schermi molto piccoli, software scadente… Per come sono le condizioni oggi non siamo interessati e non credo che per i consumatori sia un'affezione a lungo termine".