L'intelligenza artificiale conquista nuovi territori nel mondo Apple grazie a un'innovazione significativa nella gestione dei carichi di lavoro AI. La casa di Cupertino ha presentato oggi il nuovo chip M5, che segna un cambio di paradigma nell'architettura dei processori destinati ai dispositivi professionali. Questa nuova generazione di silicio fa il suo debutto contemporaneamente su tre linee di prodotto: iPad Pro, MacBook Pro e Vision Pro.
Il salto prestazionale più evidente riguarda la GPU, riprogettata completamente con un'architettura a 10 core di nuova generazione. La vera rivoluzione sta nell'integrazione di acceleratori neurali all'interno di ciascun core grafico, una soluzione tecnica già sperimentata con il chip A19 degli iPhone 17. Questa scelta progettuale consente al processore di gestire compiti basati sull'intelligenza artificiale con prestazioni che raggiungono fino a quattro volte quelle del chip M4 lanciato l'anno precedente.
Sul fronte della memoria unificata, l'M5 raggiunge una larghezza di banda di 153GB/s, registrando un incremento prossimo al 30%. Si tratta di un miglioramento che facilita lo scambio di dati tra i vari componenti del sistema, rendendo più fluide le operazioni complesse che caratterizzano le applicazioni professionali moderne.
La CPU mantiene una configurazione a 10 core, distribuiti tra sei core ad efficienza energetica e fino a quattro core ad alte prestazioni. Secondo Apple, questa architettura garantisce miglioramenti fino al 15 percento nelle performance multithread rispetto alla generazione precedente. Anche il Neural Engine, ora composto da 16 core, presenta ottimizzazioni rispetto all'M4.
Johny Srouji, vicepresidente senior delle Tecnologie Hardware di Apple, ha sottolineato come "M5 inaugura il prossimo grande salto nelle prestazioni AI per Apple Silicon". Il dirigente ha evidenziato che l'introduzione degli Neural Accelerators nella GPU offre un impulso notevole ai carichi di lavoro basati sull'intelligenza artificiale, combinandosi con prestazioni grafiche superiori e quello che Apple definisce il core CPU più veloce al mondo.
Al momento del lancio, l'azienda di Cupertino ha presentato esclusivamente la versione base del chip M5, senza annunciare varianti Pro o Max. Questa strategia di rilascio scaglionato non rappresenta una novità nel calendario produttivo di Apple, che storicamente ha distribuito le diverse configurazioni dei suoi processori in momenti differenti.
Le indiscrezioni del settore suggeriscono che le versioni più potenti del processore, denominate M5 Pro e M5 Max, dovrebbero fare la loro comparsa nei primi mesi del 2026. Il loro arrivo coinciderebbe con l'introduzione di nuovi modelli di MacBook Pro equipaggiati con questi chip più performanti, destinati probabilmente agli utenti professionali con esigenze computazionali ancora più elevate.