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a cura di Andrea Ferrario

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Le GeForce RTX Founders Edition hanno tre connettori DisplayPort 1.4a, un'uscita HDMI 2.0b e un'interfaccia VirtualLink. Le schede supportano fino a quattro monitor contemporaneamente e naturalmente sono conformi ad HDCP 2.2.

Turing abilita anche Display Stream Compression (DSC) su DisplayPort, permettendo di pilotare uno schermo 8K (7680x4320) tramite un singolo flusso a 60 Hz. Questa funzionalità è importante anche per gestire un monitor 4K (3840x2160) con un refresh a 120 Hz e HDR.

Parlando di HDR, Turing legge nativamente il contenuto HDR tramite un hardware dedicato al tone mapping.  Pascal, d'altra parte, necessitava di applicare dei calcoli che aggiungevano latenza.

Infine, tutte e tre le Founders Edition hanno connettori VirtualLink per i visori di realtà virtuale di prossima generazione. L'interfaccia VirtualLink usa un connettore USB Type-C ma è basata su una Alternate Mode con pin riconfigurati per fornirvi quattro linee DisplayPort, un canale dati USB 3.1 Gen2 bidirezionale per sensori ad alta risoluzione e un'energia fino a 27 W. Secondo il VirtualLink Consortium, gli attuali visori operano all'interno dei 15 W, includendo schermi, controller, audio, dispersione di energia su un cavo di 5 metri e altro.

Questa nuova interfaccia è pensata per supportare dispositivi più esigenti con capacità migliorate. Ricordatevi che la richiesta energetica di VirtualLink non è riflessa nel TDP delle GeForce RTX: Nvidia dice che usare l'interfaccia richiede fino a 35 W in più.

Accelerazione video: codifica e decodifica migliorate

L'accelerazione hardware delle funzionalità video non raccoglie molta attenzione quanto il gaming, ma le nuove architetture grafiche solitamente aggiungono miglioramenti che supportano gli ultimi standard di compressione, incorporando strumenti/profili di codifica più avanzati e scaricando la CPU dal lavoro.

Le prestazioni di codifica sono più importanti che mai per lo streaming di giochi verso le piattaforme social. Una GPU capace di gestire il carico in hardware allevia le altre risorse della piattaforma, quindi la codifica ha un impatto minore sul frame rate dei giochi. Storicamente la codifica accelerata dalla GPU non ha mai raggiunto in qualità la codifica software a un dato bit rate. Nvidia afferma che Turing cambia tutto, assorbendo il carico di lavoro e superando la qualità della codifica x264 Fast basata su software - in base a un proprio benchmark sul rapporto tra segnale di picco e rumore.

Oltre un determinato punto, i miglioramenti della qualità garantiscono ritorni inferiori. È comunque degno di nota che Nvidia affermi che almeno è in grado di pareggiare il profilo Fast. Ma gli streamer sono maggiormente interessati alla capacità della GPU di minimizzare l'uso della CPU e il bit rate.

turing encode decode
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In questa generazione di schede l'encoder NVEnc è abbastanza veloce per 8K HDR a 30 FPS in tempo reale. Ottimizzazioni all'encoder facilitano risparmi di bit rate fino a 25% in HEVC (o un aumento di qualità corrispondente allo stesso bit rate) e fino al 15% in H.264. L'accelerazione hardware rende la codifica in tempo reale a risoluzione 4K un'opzione percorribile, anche se Nvidia non specifica quale CPU abbia usato come confronto per generare un dato d'uso del 73% nel confronto software.

Il blocco di decodifica supporta VP9 10-12-bit HDR. Non è chiaro in cosa differisca dalle soluzioni GP102, dato che la GTX 1080 Ti fa lo stesso. Similmente anche HEVC 4:4:4 10/12-bit HDR è indicato tra le nuove caratteristiche di Turing. Dato che l'intero portfolio di GPU Pascal supporta già HEVC 4:4:4 10-bit, dobbiamo assumere che Nvidia abbia aggiunto il profilo Main 4:4:4 12 a TU102.