Arriva l'mSATA per SSD a misura di puffo

Diverse aziende al lavoro per dare specifiche standard all'interfaccia mini-SATA.

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a cura di Manolo De Agostini

Hanno preso il via i lavori per sviluppare una specifica tecnica per il mini-SATA (mSATA), nuova interfaccia che permetterà d'integrare il connettore SATA in dispositivi sempre più piccoli.

A tagliare il nastro è stata la Serial ATA International Organization (SATA-IO), il consorzio che si occupa di sviluppare la tecnologia SATA.

L'arrivo di un connettore mini-SATA è dovuto, poiché sia gli hard disk che i neonati SSD si muovono verso dimensioni sempre più ridotte, ma anche per far sì che questa interfaccia trovi spazio nei netbook e notebook più piccoli e sottili.

L'interfaccia mSATA supporterà trasferimenti a velocità di 1,5 Gb/s e 3 Gb/s. Al momento non è chiaro quando verrà terminato il lavoro sulla specifica, anche se Toshiba ha già annunciato moduli mSATA basati su memoria flash MLC a 32 nm, attesi a ottobre.

I due dischi saranno in grado di offrire una capacità di 30 e 62 GB, con velocità in lettura sequenziale di 180 MB/s e di 80 MB/s per le scritture sequenziali.