ASML potrebbe traslocare, i Paesi Bassi rischiano di perdere il gioiello dei semiconduttori

Un nuovo report mette in luce l'intenzione di ASML di lasciare i Paesi Bassi, per spostarsi in un paese con condizioni economiche migliori.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Secondo un nuovo report ASML, l’azienda che produce i macchinari per litografia EUV, starebbe pensando di lasciare i Paesi Bassi abbandonando la storica sede di Veldhoven. Inutile dire che il Paese sta facendo il possibile per trattenere la società, che sembra essere preoccupata da alcune decisioni governative riguardo gli sgravi fiscali e i lavoratori stranieri.

ASML è l’unica azienda al mondo in grado di produrre macchine per litografia EUV, usate da colossi come TSMC, Intel e Samsung per la produzione dei chip più avanzati. Secondo il report, ASML non sarebbe contenta del blocco alle esportazioni verso la Cina, desiderosa di acquistare i macchinari dalla società; il governo olandese, complice la pressione degli Stati Uniti, non ha mai approvato l’esportazione di questi macchinari in Cina. Dal canto suo, la società ha espresso una certa frustrazione, affermando che si tratta di un mercato decisamente importante e che l’azienda non dovrebbe essere coinvolta nelle dispute geopolitiche.

Inoltre, il 40% dei lavoratori di ASML proviene da paesi stranieri, ma le nuove leggi olandesi che regolano il lavoro degli immigrati potrebbero impedire all’azienda di assumere nuova forza lavoro e, di conseguenza, crescere.

Il Primo Ministro olandese Mark Rutte è intervenuto in prima persona per arginare la situazione; un’eventuale fuga di ASML sarebbe un colpo durissimo per il Paese, che perderebbe quella che è forse la sua azienda più importante, con conseguenze disastrose dal punto di vista economico.

Al momento non è chiaro cosa deciderà di fare ASML, né in quali paesi si potrebbe trasferire, anche se alcune informazioni suggeriscono Germania, Regno Unito o addirittura Stati Uniti. Nessuno di questi probabilmente consentirà all’azienda di vendere i macchinari alla Cina, ma politiche migliori riguardo i lavoratori e maggiori sgravi fiscali potrebbero bastare per convincere l’azienda a lasciare i Paesi Bassi.