Audiolibri Harry Potter, il narratore: mi hanno rubato la voce con l'IA

Il narratore dell'audiolibro "Harry Potter" Stephen Fry ha dichiarato che l'intelligenza artificiale è stata usata per rubare la sua voce

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Stephen Fry, uno dei più famosi attori britannici, denuncia il furto della sua voce. Degli sconosciuti avrebbero campionato gli audiolibri di Harry Potter, di cui lui è voce narrante come Francesco Pannofino lo è per la versione italiana.

Secondo Fry questo è una specie di segnale dal futuro: presto le celebrità si ritroveranno protagoniste di video deepfake creati senza il loro consenso.

A dire il vero il fenomeno sta già accadendo, ma i video in questione sono prodotti per adulti presenti solo su certi siti. Nessuna persona con un po’ di buon senso potrebbe pensare che siano davvero le persone originali a comparire in quei video. Tuttavia il problema può riguardare anche persone comuni, e in quel caso a qualcuno potrebbe venire il dubbio, il che renderebbe questi video una terribile arma di ricatto - problema che in parte si sta già verificando oggi.

Tuttavia, domani, un oscuro canale televisivo di qualche remoto angolo del pianeta potrebbe avere degli spot con protagonisti illustri; la panetteria di zona forse sarebbe deliziata dalla possibilità di avere un personaggio famoso che fa lo spot per loro, magari a un prezzo che si possono permettere. Questo tipo di uso non autorizzato è ciò che spaventa il mondo dello spettacolo, dove l’immagine è chiaramente l’asset di valore su cui si fondano piccoli imperi finanziari.

Fry ha anche fatto sentire, durante un recente festival, un frammento di quella che dice essere una copia artificiale della sua voce. "Non ho detto una sola parola: era una macchina. Sì, mi ha scioccato", ha detto al pubblico a proposito dell'audio. Ha spiegato che l'audio è risultato da un "mashup", creato da una "voce artificiale flessibile, in cui le parole sono modulate per adattarsi al significato di ogni frase".

La questione tra l’altro non è del tutto nuova nel mondo dello spettacolo: attori e autori sono in sciopero da molte settimane ormai, e una delle questioni sul tavolo riguarda proprio l’uso di copie IA degli attori a titolo gratuito.

Fry continua il suo appello sottolineando che la voce artificiale: "Potrebbe quindi farmi leggere qualsiasi cosa, da un appello a prendere d'assalto il Parlamento a un porno hard, tutto a mia insaputa e senza il mio permesso. E questo, quello che avete appena sentito, è stato fatto a mia insaputa. Così ho saputo di questo, l'ho inviato ai miei agenti su entrambe le sponde dell'Atlantico, e sono andati su tutte le furie - non avevano idea che una cosa del genere fosse possibile".