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Immagine di Recensione Bambu Lab H2S: la versione economica a singolo estrusore della H2D
Hardware

Recensione Bambu Lab H2S: la versione economica a singolo estrusore della H2D

Un'analisi approfondita della stampante 3D Bambu Lab H2S, soluzione single-nozzle con camera riscaldata per stampe di qualità professionale.

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Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 30/09/2025 alle 15:36
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In questo articolo
  • Recensione in un minuto
  • Com'è fatta
  • Sistema AMS 2 Pro
  • Esperienza d'uso
    • Qualità di stampa
    • Gestione multi-materiale e multi-colore
  • Software
  • Rumorosità
  • Verdetto
In questo articolo
  • Recensione in un minuto
  • Com'è fatta
  • Sistema AMS 2 Pro
  • Esperienza d'uso
    • Qualità di stampa
    • Gestione multi-materiale e multi-colore
  • Software
  • Rumorosità
  • Verdetto
  • Recensione in un minuto
  • Com'è fatta
  • Sistema AMS 2 Pro
  • Esperienza d'uso
    • Qualità di stampa
    • Gestione multi-materiale e multi-colore
  • Software
  • Rumorosità
  • Verdetto
  • Pro
    • Qualità di stampa
    • Sistema di calibrazione automatica e monitoraggio avanzato
    • Camera riscaldata
    • Interfaccia utente intuitiva
    • Una H2D economica
  • Contro
    • Sistema chiuso
    • Prezzo elevato per hobbysti occasionali

Il verdetto di Tom's Hardware

La Bambu Lab H2S offre un equilibrio eccellente tra prestazioni e facilità d'uso nel segmento delle stampanti 3D di grande formato. La qualità costruttiva, l'automazione avanzata e la precisione del sistema di estrusione servo PMSM la rendono ideale per professionisti e piccole aziende che necessitano di produttività elevata. Nonostante il prezzo premium e le limitazioni del sistema single-nozzle nella gestione multi-materiale, la macchina garantisce risultati consistenti anche con materiali tecnici complessi, posizionandosi come opzione affidabile per prototipazione rapida e produzione in piccola serie.

Informazioni sul prodotto

Prendete la Bambu Lab H2D,  togliete un estrusore, e avrete essenzialmente ottenuto la nuova Bambu Lab H2S. Questa piccola modifica porta con sé altri cambiamenti, nonché una riduzione di prezzo per chi non ha una reale necessità d'impiegare, simultaneamente, due teste di stampa. 

La H2S mantiene i punti di forza caratteristici dell'ecosistema Bambu Lab, come l'elevato livello di automazione e l'integrazione hardware-software, aggiungendo miglioramenti specifici per ottimizzare l'esperienza single-nozzle. 

Scopriamo più nel dettaglio e vediamo com'è andata la nostra prova.

Recensione in un minuto

La Bambu Lab H2S si distingue come stampante 3D di grande formato con un volume di stampa di 340×320×340 mm3 e un'architettura Core XY che garantisce precisione e velocità fino a 1000 mm/s. La sua camera riscaldata attiva che raggiunge i 65°C e l'hotend capace di toccare i 350°C permettono di lavorare efficacemente con materiali tecnici come ABS, PC, e compositi fibra-carbonio. Il sistema di estrusione servo PMSM offre un controllo preciso del flusso di materiale, mentre l'ampia suite di sensori (23) e telecamere (3) monitora costantemente il processo di stampa, riducendo significativamente i problemi.

Tra i punti di forza emergono la qualità di stampa, eccezionale anche ad alte velocità, la calibrazione automatica che semplifica notevolmente il setup e la manutenzione, e l'integrazione ottimale con l'ecosistema Bambu Lab, incluso l'AMS 2 Pro per la gestione multi-filamento. L'interfaccia utente intuitiva e l'app Bambu Handy rendono l'esperienza accessibile anche ai meno esperti.

Le limitazioni includono ovviamente la gestione multi-materiale meno efficiente rispetto ai sistemi dual-nozzle con conseguente spreco di materiale durante i cambi filamento, e un prezzo complessivo di partenza di 1149 euro, che seppur non elevatissimo, è giustificabile se considerate la stampa 3D non solo un hobby ma anche qualcosa di più.

Com'è fatta

La Bambu Lab H2S è essenzialmente una H2D. Esteticamente è identica, al punto tale che dietro si può vedere il supporto del filamento per il secondo estrusore, che è stato semplicemente chiuso da un tappino in gomma. La struttura portante è realizzata in lega di alluminio pressofuso che garantisce un'ottima rigidità strutturale. Le dimensioni totali sono pari a 492×514×626 mm, per un peso di circa 30 kg.

L'architettura Core XY utilizza guide lineari di precisione industriale che garantiscono movimenti fluidi e accurati. Il sistema di trasmissione impiega cinghie rinforzate con fibra e pulegge sincrone che minimizzano il gioco meccanico, aspetto critico per la precisione dimensionale. La configurazione meccanica permette accelerazioni fino a 20.000 mm/s2, consentendo di raggiungere velocità operative di 1000 mm/s senza compromettere la qualità di stampa.

La camera di stampa è completamente chiusa, mentre delle bocchette automatizzate (davanti e dietro) si aprono e chiudono in base al materiale di stampa e alla temperatura interna. Il piano di stampa è montato su un sistema a doppia vite trapezoidale motorizzata che assicura movimenti Z precisi e paralleli, eliminando problematiche di disallineamento comuni nelle macchine di grande formato. L'area di lavoro è illuminata da LED che permette di monitorare il lavoro senza aprire lo sportello (nel caso non vogliate usare la videocamera interna e l'applicazione).

Il cuore tecnologico della H2S risiede nel sistema di estrusione DynaSense basato su un servo motore PMSM che rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai tradizionali motori stepper. Questo sistema opera in closed-loop con una frequenza di campionamento di 20 kHz che permette controllo in tempo reale della posizione, velocità e coppia del motore. La forza di estrusione risultante raggiunge i 10 kg, consentendo di gestire in maniera efficace anche i materiali ad alta viscosità mantenendo precisione nel controllo del flusso.

Il percorso del filamento è ottimizzato per minimizzare la resistenza e garantire alimentazione costante. Il sistema integra sensori multipli che monitorano continuamente parametri critici come tensione del filamento, velocità di alimentazione e pressione di estrusione. 

L'hotend in metallo supporta temperature fino a 350°C, permettendo di lavorare con l'intera gamma di materiali tecnici come PC, PA, e compositi caricati con fibra. 

Il sistema di raffreddamento è progettato specificamente per la configurazione single-nozzle, con ottimizzazioni che bilanciano efficienza termica del blocco riscaldante e capacità di raffreddamento rapido del materiale estruso. Le ventole di raffreddamento utilizzano condotti aerodinamici che dirigono il flusso d'aria precisamente sul punto di deposizione, migliorando la qualità dei bridging e delle superfici inclinate.

Il piano di stampa della H2S adotta una struttura composita multistrato che combina un elemento riscaldante con una piastra di distribuzione termica in alluminio. Questo design permette di raggiungere temperature uniformi fino a 110°C con variazioni inferiori a ±2°C su tutta la superficie di 340×320 mm.  Quest'ultima è anche superiore rispetto a quella della H2D, poiché eliminando il secondo estrusore, quello singola può spostarsi in tutta l'area senza considerare l'ingombro del secondo modulo.

Il sistema di livellamento automatico utilizza un sensore induttivo ad alta precisione che mappa la superficie del piano con una griglia di 16×16 punti, creando un modello digitale della topografia reale. Questo modello viene utilizzato dal firmware per compensare automaticamente eventuali imperfezioni o dislivelli durante la stampa, garantendo altezza costante del primo layer su tutta l'area di lavoro.

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La H2S è compatibile con diverse superfici di stampa intercambiabili che si fissano magneticamente al piano riscaldato. La dotazione standard include una piastra in acciaio con rivestimento PEI texturizzato che offre eccellente adesione per la maggior parte dei materiali, mentre sono disponibili piastre specializzate per applicazioni specifiche, come la versione liscia per superfici a specchio o quella ad alta temperatura per materiali engineering.

Il sistema di riconoscimento automatico delle piastre utilizza tag RFID integrati che permettono alla stampante di identificare la superficie installata e regolare automaticamente parametri come Z-offset e temperatura, eliminando errori di configurazione e semplificando il workflow operativo.

La connettività include una WiFi dual-band e una USB.

Sistema AMS 2 Pro

L'Automatic Material System 2 Pro rappresenta l'evoluzione del sistema di gestione multi-filamento di Bambu Lab, disponibile come accessorio opzionale che porta il prezzo complessivo a 1399 euro. Questo dispositivo esterno si connette direttamente alla H2S e gestisce automaticamente fino a 4 bobine di filamento, con possibilità di espansione a 12 bobine mediante unità aggiuntive collegate in serie.

Il sistema implementa un meccanismo avanzato di conservazione e condizionamento del materiale con camera a umidità controllata che mantiene i filamenti in condizioni ottimali. Il processo di asciugatura attiva può raggiungere temperature fino a 65°C, permettendo di rigenerare materiali come nylon e PETG che hanno assorbito umidità. 

L'integrazione hardware-software è molto raffinata, con riconoscimento automatico dei materiali tramite RFID per i filamenti Bambu Lab e sincronizzazione automatica dei parametri di stampa. L'AMS non deve essere visto solo come un accessorio per la stampa multi colore, infatti anche chi dovrà fare stampe molto grandi, potrà sfruttarlo per impostare le bobine di backup, in maniera tale che la fine di una bobina di filamento non metta in pausa la stampa.

Esperienza d'uso

La macchina arriva totalmente assemblata, richiedendo solamente la rimozione dei materiali di protezione trasporto e collegamento elettrico. La procedura di inizializzazione è guidata attraverso il display touch integrato e l'app mobile, con passaggi chiari adatti anche ai meno esperti.

La fase di calibrazione automatica rappresenta uno dei punti di forza dell'esperienza iniziale. Il sistema esegue una serie di test che mappano con precisione gli assi. Questa procedura, che richiede circa 30 minuti, elimina totalmente la necessità d'intervento manuale. Potete farla partire e tornare dopo mezz'ora, a procedura ultimata.

L'interfaccia utente è intuitiva. La configurazione dei materiali è semplificata attraverso profili predefiniti ottimizzati, mentre utenti avanzati possono accedere a impostazioni più granulari attraverso l'interfaccia expert.

L'integrazione con lo slicer Bambu Studio risulta particolarmente fluida, con sincronizzazione automatica dei profili macchina e materiali. Tuttavia, questa integrazione privilegiata comporta una limitazione nell'utilizzo di software di terze parti, che pur essendo supportati, offrono funzionalità ridotte rispetto all'ecosistema nativo.

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Qualità di stampa

La qualità di stampa della H2S esprime pienamente il proprio valore. Test comparativi con materiali standard come PLA e PETG mostrano risultati eccellenti anche a velocità elevate, con superfici uniformi, dettagli ben definiti e precisione dimensionale superiore alla media. La consistenza tra diverse parti dello stesso batch risulta particolarmente notevole, con variazioni dimensionali tipicamente inferiori a 0.1mm anche su geometrie complesse.

Con materiali tecnici come ABS e ASA, la camera riscaldata dimostra la propria efficacia eliminando virtualmente problemi di warping e layer separation anche su geometrie critiche con pareti sottili o ampie superfici piane. La qualità superficiale mantiene standard elevati, con finitura uniforme e assenza di difetti tipicamente associati a questi materiali.

I test con materiali come PA-CF (nylon caricato fibra carbonio) e PC (policarbonato) evidenziano la capacità della macchina di gestire filamenti tecnicamente impegnativi. L'hotend raggiunge e mantiene stabilmente temperature fino a 350°C, mentre il controllo preciso dell'estrusione garantisce deposizione uniforme anche con materiali ad alta viscosità. 

Particolarmente impressionante è la capacità di gestire stampe ad alta velocità mantenendo qualità elevata. Test comparativi a 150mm/s, 300mm/s e 500mm/s mostrano degradazione qualitativa minima, con dettagli ben definiti e precisione dimensionale mantenuta anche alle velocità più elevate. 

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Gestione multi-materiale e multi-colore

Utilizzando il sistema AMS 2 Pro, la stampante gestisce efficacemente cambi di filamento automatici, permettendo stampe multi-colore o multi-materiale senza intervento umano. 

Tuttavia, la configurazione single-nozzle impone limitazioni intrinseche rispetto ai sistemi dual-extruder. Ogni cambio materiale richiede lo spurgo completo dell'ugello, generando quantità significative di scarto che possono raggiungere e superare il 30% del materiale totale in stampe multi-colore complesse. I tempi di stampa risultano incrementati del 25-40% rispetto a stampe mono-materiale equivalenti, principalmente a causa dei cicli purge-wipe necessari ad ogni transizione.

La qualità delle transizioni cromatiche è generalmente buona, con contaminazioni minime e definizione precisa dei confini tra colori diversi. Il sistema implementa strategie intelligenti come il variable purge volume che adatta la quantità di materiale espulso in base alle combinazioni cromatiche, riducendo sprechi quando si passa da colori chiari a scuri e aumentando il purging nel caso opposto, o soluzioni di purging all'interno del modello (dove non si vede).

Software

L'esperienza software della H2S ruota attorno a Bambu Studio. Questo software combina interfaccia accessibile e funzionalità avanzate, risultando adeguato sia per utenti principianti che per esperti. La comunicazione bidirezionale tra software e stampante permette il controllo granulare dei parametri operativi e implementazione di strategie di stampa ottimizzate per specifici casi d'uso.

Il workflow operativo standard prevede la preparazione del modello in Bambu Studio, con supporto nativo per funzionalità avanzate come paint-on supports (supporti selettivi applicati solo dove necessario), adaptive layer height (altezza layer variabile in base alla geometria) e pressure advance calibration (ottimizzazione automatica dei parametri di estrusione). L'anteprima realistica con simulazione tempi accurata permette valutazione preventiva dei risultati attesi.

L'integrazione cloud attraverso Bambu Cloud consente la gestione remota delle stampe, con monitoraggio in tempo reale attraverso webcam integrata e notifiche push per eventi significativi. Questa funzionalità risulta particolarmente utile per stampe prolungate o in contesti produttivi dove la supervisione continua non è praticabile. La gestione della coda di stampe permette di automatizzare i workflow produttivi, con avvio sequenziale automatico di progetti diversi.

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Rumorosità

In condizioni operative standard si misurano livelli di rumore di 45-48 dBA a un metro di distanza , un valore che permette utilizzo in ambienti condivisi senza troppo disturbo. La tecnologia Active Motor Noise Canceling contribuisce notevolmente a questo risultato, eliminando le componenti tonali tipicamente associate ai motori stepper.

Durante i movimenti rapidi o accelerazioni aggressive il livello sonoro può raggiungere temporaneamente 55-60 dBA, principalmente a causa di vibrazioni e flusso d'aria forzato. Il sistema di ventilazione rappresenta la fonte sonora predominante durante le stampe prolungate, con caratteristica tonale a bassa frequenza generalmente non disturbante. L'isolamento acustico della struttura chiusa contribuisce significativamente al contenimento del rumore.

Verdetto

La Bambu Lab H2S offre un equilibrio convincente tra prestazioni, facilità d'uso e qualità costruttiva. La rimozione del secondo estrusore dalla H2D ha permesso di aumentare leggermente la dimensione del piano di stampa e ha ridotto il prezzo, mentre tutto il buono della H2D è rimasto. 

I punti di forza principali includono prestazioni di stampa eccellenti anche ad alte velocità, con qualità superficiale e precisione dimensionale superiori alla media del segmento. Il sistema di calibrazione automatica e controllo qualità in tempo reale rappresenta un vantaggio competitivo significativo, riducendo drasticamente i problemi di stampa e semplificano la manutenzione. La camera riscaldata e l'hotend ampliano notevolmente la gamma di materiali utilizzabili con successo, inclusi polimeri tecnici e compositi che richiedono condizioni operative controllate.

Le limitazioni più rilevanti riguardano la gestione multi-materiale, dove la configurazione single-nozzle impone compromessi significativi in termini di efficienza e tempi operativi rispetto a soluzioni dual-extruder. La natura prevalentemente closed-source dell'ecosistema restringe possibilità di personalizzazione avanzata, aspetto potenzialmente limitante per utenti esperti che prediligono controllo granulare sui parametri operativi. Il prezzo di 1149 euro (1399 euro con AMS) posizionano questa stampante nella fascia alta di mercato, ma sono totalmente giustificati dalle prestazioni per tutti coloro che prendono seriamente la stampa 3D o che è una parte importante del proprio lavoro o hobby.

A tal proposito, la H2S è particolarmente indicata per professionisti, piccole imprese e maker avanzati che necessitano di capacità produttiva affidabile per prototipazione rapida, produzione in piccola serie o realizzazione di parti funzionali in materiali tecnici.

Al contrario, questa stampante potrebbe risultare sovradimensionata per hobbisti occasionali o utenti con necessità limitate, dove soluzioni più economiche potrebbero offrire rapporto costo-beneficio superiore. 

In conclusione, la Bambu Lab H2S è tra le stampanti più convincenti nel panorama attuale delle stampanti 3D di grande formato, per chi non ha la necessità di stampare sempre in multi-materiale. 

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