CeBIT 2006: Case, alimentatori e dissipatori

Alla fiera di Hannover non potevano mancare produttori di case dalle mille forme e di dissipatori eccentrici. Gli alimentatori hanno superato la soglia dei 1000 Watt. Non sarebbe il caso di fare un passo indietro?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Introduzione

Al CeBIT 2006 abbiamo assistito alla classica esibizione di case, ventole e sistemi di raffreddamento più o meno esotici. Il ritornello, un po' ovunque, era "passa al raffreddamento a liquido". I produttori storici del settore, che propongono da anni sistemi a liquido, ora si dannano per renderli sempre più facili da montare e per sdoganarsi dal mercato dei soli "smanettoni". Un mercato allargato sarebbe tanto interessante che anche un marchio Corsair, storicamente legato alle memorie, ha già prodotto un paio di questi sistemi. Un tempo il water cooling era ambito dagli overclocker per spingere processori e GPU a frequenze estreme. Oggi molti sistemi sono belli da vedere e relativamente facili da montare ma in realtà hanno prestazioni simili a quelle di un buon raffreddamento ad aria.

I veri vantaggi sono di carattere estetico e soprattutto ergonomico, con una rumorosità che finalmente scende a livelli sopportabili.

Un approccio che sembrerebbe corretto, ma in realtà è parte di una strategia morta e sepolta. Molti big del mercato tratteggiano un futuro con uno o più computer in ogni casa che, silenziosi e impercettibili, entreranno in tutte le attività casalinghe, dal divertimento, al lavoro alle faccende domestiche.

I processori dovranno diventare necessariamente più freschi e di conseguenza abbastanza silenziosi da rendere inutile, per la maggior parte delle configurazioni, l'uso di un raffreddamento a liquido. Non me lo vedo proprio un acquario affianco alla TV per raffreddare il Media Center. Di conseguenza i produttori farebbero meglio a tornare a prodotti ad alte prestazioni e a tenersi stretto il mercato degli onesti overclocker e dei fanatici, di nicchia ma con numeri più che rispettabili.

Che poi sono gli stessi che continueranno a comprare alimentatori dalla potenza sempre più mostruosa: 600, 800 e addirittura più di 1000 Watt. In tempi di crisi energetica il mercato, impassibile, offre sistemi ultra veloci che, a massimo carico, consumano più di una lavatrice o di un forno a microonde. Basta fare due più due - e leggere di tanto in tanto il quotidiano - per verificare che l'energia in certi periodi dell'anno scarseggia e a volte non basta nemmeno per le esigenze primarie. A prescindere da ragionamenti socio politici, 1000 watt per un computer sono veramente troppi, quindi spero vivamente che un domani guarderemo a queste potenze come a un ricordo di un passato all'insegna dei troppi sprechi.