ChatGPT vede, sente e parla. Nuova minaccia per la privacy?

ChatGPT ora può riconoscere immagini e suoni, oltre che parlare: è il primo passo verso gli assistenti vocali del futuro.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Google Assistant e Amazon Alexa sono gli assistenti vocali più diffusi e usati, ma presto potrebbero essere soppiantati da… ChatGPT. Nelle scorse ore, OpenAI ha annunciato che ChatGPT ora può ricevere come input anche immagini e suoni, oltre a poter parlare. Queste caratteristiche, unite alla potenza e alle capacità di ChatGPT, danno di fatto vita alla prossima generazione di assistenti vocali.

Il riconoscimento delle immagini e della voce arriveranno nelle prossime due settimane, e già in diversi si sono fatti delle domande sulla tutela della privacy. Come ricorderete, lo scorso marzo il Garante ha bloccato ChatGPT in Italia proprio per alcuni dubbi sulla tutela della privacy e sulla gestione dei dati personali, ma OpenAI ha lavorato per adeguare il funzionamento del chatbot e ha aggiornato le privacy policy per poter tornare operativa nel nostro paese.

Attualmente, tutto ciò che sappiamo è che le politiche di OpenAI sono in linea con quanto previsto dalle leggi italiane ed europee, motivo per cui non c’è nulla di cui preoccuparsi, almeno per ora. Non possiamo sapere cosa accadrà in futuro, per questo il consiglio è sempre quello di essere i primi a tutelare i propri dati, ad esempio non fornendo immagini contenenti informazioni sensibili all’IA.

Lo sviluppo di ChatGPT in questa direzione non lo rende solamente più potente e versatile, ma anche più accessibile. OpenAI ha inoltre affermato di aver collaborato con doppiatori professionisti per dare vita a cinque diverse voci tra cui scegliere, che prendono i nomi di Juniper, Sky, Cove, Ember e Breeze.

Per il momento, l’uso della voce arriverà solamente su Android e iOS per gli utenti ChatGPT Plus ed Enterprise. Non è chiaro se in un secondo momento le funzionalità verranno ampliate anche agli utenti gratuiti, dovremo aspettare per scoprirlo.

Anche la funzione di riconoscimento immagini necessita di un account Plus o Enterprise, tuttavia può essere usata su qualsiasi dispositivo, basta che si abbia un browser web a disposizione. La novità permette di mostrare un’immagine a ChatGPT e fare delle domande correlate, si può ad esempio fotografare il frigorifero e chiedere consigli per una ricetta, lasciando che sia l’intelligenza artificiale a identificare gli ingredienti a disposizione.