Applicazioni di base

Cosa si può fare con un Chromebook? L'abbiamo provato per qualche settimana: ecco pro e contro di questa soluzione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Applicazioni di base

Se volete o dovete obbligatoriamente usare applicazioni per Windows il Chromebook non fa per voi, non consideratelo nemmeno. Parliamo di chi per esempio usa i giochi, ha bisogno di Photoshop o di programmi specifici per attività verticali. Se invece siete studenti, o utenti privati a cui basta controllare la mail, navigare e saltuariamente creare e modificare file di testo o presentazioni di base il Chromebook può essere un'opzione da considerare. Le applicazioni predefinite sono meno sofisticate dei programmi che siamo abituati a usare, ma volendo si trovano diverse alternative. 

Per la creazione e l'elaborazione di file di testo Google consiglia Documenti, che ha solo gli strumenti di base: in realtà sono quelli che bastano alla stragrande maggioranza dei consumatori, ma se avete bisogno per esempio di usare le revisioni del testo l'app vi starà stretta.

HP Chromebook 11

Il suo più grosso problema è la gestione lacunosa dello zoom. Attivando questa funzione, infatti, il cursore spesso risulta nella posizione errata, quindi quando si interviene nel testo lo si fa in un punto differente da quello indicato. È un problema dell'applicazione web, non di questo computer in particolare, ma su uno schermo da 11 pollici è particolarmente fastidiosa – proprio perché si tende a zoomare molto spesso per lavorare sul testo. L'alternativa consigliata da Google è Zoho Writer, che a prima vista sembra molto meglio di Google Documenti. Purtroppo però crea file con un'estensione propria, e ripropone il problema dello zoom.

Alla fine l'idea migliore ci è sembrata quella di passare alla concorrenza e usare Office Online. Le controindicazioni in questo caso sono la mancanza di integrazione con Chrome, Gmail e Google Drive e l'ampio spazio occupato dalla barra superiore, che in uno schermo piccolo ha una certa importanza. Però ci si può passare sopra perché in compenso è l'unico writer trovato che non impazzisce con lo zoom. Sicuramente ci sono altri servizi web, e magari voi avete scoperto qualcosa di meglio. Nel caso fatecelo sapere tramite i commenti: l'uso basilare di Office online comunque è gratuito, quindi non ci sono controindicazioni di natura finanziaria.

HP Chromebook 11Per la nostra esperienza il Chromebook con One Drive e Office Online potrebbe essere una soluzione interessante, anche se questo obbliga a essere connessi in Rete per lavorare perché Office Online altrimenti non funziona, né c'è un'applicazione ChromeOS per salvare localmente i documenti.  

Detto questo, la buona notizia delle app di Google è che i documenti di Office (Word, Excel, PowerPoint) si aprono con le app Google Documenti, Presentazioni, Fogli (e ovviamente anche con Office Oline), e allo stesso modo i file creati con queste app si possono aprire con Office senza problemi, senza perdere la formattazione. Questo dà agio, per esempio, di iniziare a scrivere un documento con Word, proseguire con Documenti e fare poi ulteriori modifiche con Word. Il fatto che i file siano archiviati su cloud – Google Drive o OneDrive nel caso di Word Online – consente di potervi accedere in qualsiasi momento anche dai prodotti mobile o da altri PC per consultazione, modifica e altro.

HP Chromebook 11

Se sul fronte Office, quindi, tutto sommato ci si arrangia, ma non è lo stesso per altre cose. Per esempio, l'app di Skype non c'è, bisogna usare applicazioni alternative spulciando lo Store di Chrome. Per fortuna è appena stato annunciato Skype for Web, che consentirà di telefonare e chattare direttamente via browser senza installare alcun software sul computer.

Per usare servizi non supportati, come Dropbox o OneDrive, bisogna usare per forza la versione web. Il recente accordo tra Dropbox e Microsoft forse faciliterà le cose da questo punto di vista. 

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Mancano anche le più comuni applicazioni di fotoritocco. C'è un editor di foto integrato, e non dimentichiamo che online i servizi web alternativi non mancano – per esempio chi ama Photoshop potrebbe accontentarsi di Pixlr.com e ad altri potrebbe andare bene anche Picasa, ma è questione di gusti, di abitudine e di tipo di necessità.

Altra questione è quella del client di posta elettronica: se si ha un solo account da gestire Gmail va bene, ma se avete più account, sia Google sia Microsoft o altro, diventa necessario ricorrere a macchinosi redirect per ricevere tutta la posta un in un'unica casella. Un client in questi casi sarebbe preferibile, ma per Chrome OS non c'è nulla di comparabile a Outlook, Thunderbird o Mailbird.