Aggiornamento delle 10.24
Sembra che Cloudflare abbia già implementato un fix risolutivo, diversi dei siti segnalati in precedenza sembrano essere ritornati operativi. LinkedIn, MediaWorld, Vinted, Canva e gli altri, compreso Downdetector, sono accessibili e sembrano funzionare senza problemi.
Continuiamo a monitorare la situazione, ma sembra che stavolta, per fortuna, il down sia durato solo pochi minuti, e non diverse ore come accaduto qualche settimana fa.
Notizia originale
Un nuovo disservizio di Cloudflare, a poche settimane di distanza dal precedente, sta di nuovo mettendo in ginocchio internet, con moltissimi siti web irraggiungibili. Tra i più noti segnaliamo per ora MediaWorld, LinkedIn e Downdetector, la piattaforma di riferimento per identificare problemi a siti e servizi web grazie alle segnalazioni degli utenti.
I disservizi sembrano essere iniziati questa mattina e non si conoscono ancora le cause del problema. Cloudflare attualmente segnala un errore relativo alla Dashboard e alle sue API, ma è qualcosa che non dovrebbe influenzare direttamente la navigazione, come invece sta accadendo. È probabile quindi che il problema sia un altro, potenzialmente più grave.
Le prime segnalazioni sono arrivate intorno alle 9:45 ora italiana, mentre la piattaforma ha confermato i disservizi che vi abbiamo descritto alle 9:56, pochi minuti dopo. I problemi stanno avendo conseguenze dirette su un gran numero di siti web, che risultano inaccessibili e forniscono un errore 500, che sta ad indicare proprio che qualcosa non va con la piattaforma, uno dei principali pilastri dell’infrastruttura internet moderna grazie ai suoi servizi di CDN, DNS e protezione DDoS.
Difficile elencare tutti i servizi offline, complice anche l'impossibilità di raggiungere Downdetector, che in queste situazioni da uno spaccato molto chiaro della situazione. Oltre ai già citati MediaWorld e LinkedIn, ci sono anche Vinted, Canva, Zoom, League of Legends, Fortnite, Vimeo, Hype, Shopify e il chatbot Claude, mentre ChatGPT e Perplexity sembrano funzionare, nonostante quest'ultimo vada un po' a singhiozzo. Attualmente Cloudflare sta indagando sulla vicenda, ma non ha comunicato la causa dell'interruzione e non ha nemmeno fornito dei tempi di risoluzione indicativi.
Per il momento quindi non si può far altro che aspettare e capire come evolverà la situazione, noi continueremo ad aggiornare questo articolo ogni qualvolta avremo novità in merito.