Come le IA ci fanno litigare tra di noi

Un esperimento in cui due persone giocano a una versione modificata di Tetris fa letteralmente litigare le persone.

Avatar di Andrea Riviera

a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

I videogiochi ci fanno arrabbiare e quando giochiamo online le cose non migliorano di certo, anzi il contrario. Ebbene, di recente c'è stato un esperimento molto interessante condotto da Malte Jung, professore associato di scienze dell'informazione presso il Cornell Ann S. Bowers College of Computing and Information Science.

Il gruppo di ricerca ha analizzato due persone che giocano a una versione modificata di Tetris - il leggendario videogioco tra i più venduti al mondo - dove un'intelligenza artificiale assegnava automaticamente e casualmente i turni ai due giocatori. Il risultato? Indipendentemente da chi assegnava le cose, i giocatori si arrabbiavano.

"Ci aspettavamo che le persone che lavorano in squadra si preoccupassero di essere trattate ingiustamente da un altro essere umano o da un'intelligenza artificiale", ha dichiarato Jung,.

"Stiamo iniziando a vedere molte situazioni in cui l'intelligenza artificiale prende decisioni su come le risorse dovrebbero essere distribuite tra le persone", ha detto Jung. "Vogliamo capire come questo influenzi il modo in cui le persone si percepiscono e si comportano l'una con l'altra. Ci sono sempre più prove del fatto che le macchine alterano il modo in cui interagiamo gli uni con gli altri".

"Quando si tratta di allocare le risorse", ha detto Houston B. Claure (che dispone di un dottorato in ingegneria meccanica con specializzazione in informatica), "si scopre che Tetris non è solo un gioco, ma un potente strumento per comprendere la complessa relazione tra allocazione delle risorse, prestazioni e dinamiche sociali".

Ma come sono riusciti ad attuare questo simpatico esperimento? Claure ha spiegato di aver sviluppato un Tetris particolare dove i due giocatori collaborano per completare il livello (con un turno a testa), quindi non una sfida competitiva, ma di pura e semplice cooperativa. L'IA, quindi, sceglieva a chi dare i turni, ottenendo inevitabilmente il dissenso dell'altro giocatore, soprattutto quando uno dei due otteneva più turni dell'altro. La parte davvero interessante è che non importa chi forniva i turni, sia che fosse un umano o un'intelligenza artificiale, i due giocatori reagivano in malo modo.

Tuttavia, va anche considerato che i ricercatori si sono resi conto che l'equità ha portato, in media, a un punteggio peggiore rispetto a un'assegnazione disuguale. Questo perché si tende a garantire i turni al giocatore considerato "più forte".

"Se un giocatore forte riceve la maggior parte dei blocchi, la squadra farà meglio. E se una persona riceve il 90%, alla fine diventerà più brava rispetto a due giocatori medi che si dividono i blocchi". ha detto Claure

Seppur semplice, questo esperimento ha dato prova che le reazioni umane non cambiano anche dinanzi a un'intelligenza artificiale, ove quest'ultima ragione sempre su dati analitici, garantendo quasi sempre il massimo delle prestazioni a prescindere da tutto. Speriamo di non doverci ritrovare online contro giocatori di questo tipo.