Core i7-4771 e Haswell Refresh: Intel snobba i PC desktop?

Emergono presunti nuovi dettagli sui piani futuri di Intel per il settore desktop. Tra un Core i7-4771 dalle caratteristiche ignote e l'arrivo di Celeron, Pentium e Core i3 Haswell, sembra acquistare ulteriore peso l'indiscrezione secondo cui nel 2014 vedremo Haswell Refresh e non Broadwell.

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a cura di Manolo De Agostini

Le possibilità che Intel presenti nel 2014 la piattaforma Haswell Refresh per i PC desktop anziché Broadwell sono sempre maggiori. In rete è emersa una nuova roadmap rispetto a quella circolata qualche giorno fa, che sembra confermare l'assenza di Broadwell almeno per tutta la prima metà del prossimo anno a favore di un aggiornamento di Haswell previsto per il secondo trimestre. Ad accompagnare le nuove CPU non solo il chipset Z97 già nominato in passato, ma anche l'H97.

Le nuove slide, segnalate da CPU World, fanno inoltre ulteriore luce sui piani del colosso statunitense. L'arrivo della piattaforma Ivy Bridge-E è fissato per il terzo trimestre di quest'anno e non a novembre come riportato in qualche indiscrezione precedente: si prevedono tre modelli chiamati Core i7 4820K, 4930K e 4960X. Da notare che il 4820K, che dovrebbe sostituire l'attuale 3820, ha il moltiplicatore sbloccato e che queste soluzioni dovrebbero essere compatibili con le attuali piattaforme X79, previo aggiornamento del BIOS.

Nella roadmap compare anche un processore chiamato Core i7-4771, in arrivo nel terzo trimestre. Non è chiaro che cosa cambi rispetto al Core i7-4770 attuale. Nello stesso periodo Intel presenterà anche le soluzioni Haswell di fascia bassa, con alcuni Pentium e Core i3. Nelle slide si citano Core i3-4340, 4330 e 4130, ma anche Pentium G3430, G3420 e G3220. Tutti questi modelli saranno seguiti da soluzioni migliori già nel quarto trimestre. Infine, Intel svelerà nel primo trimestre 2014 una gamma di soluzioni Celeron basate su architettura Haswell.

Insomma, se l'arrivo dei processori Core i3, dei Pentium e anche di Ivy Bridge-E basati su architettura Haswell non sorprende, di certo l'ulteriore (in apparenza) conferma di Haswell Refresh lascia un po' con l'amaro in bocca. Va però guardata la realtà dei fatti: Intel ha un vantaggio abbastanza chiaro sulle soluzioni concorrenti di AMD, e per questo l'aggiornamento della piattaforma desktop acquista ogni anno sempre meno senso.

Il settore dei PC tradizionali inoltre è in crisi, non solo per colpa di smartphone e tablet che catalizzano gli investimenti dei consumatori, ma anche perché i chip attuali offrono più potenza di quella necessaria ad affrontare la maggioranza dei carichi di lavoro. Chi acquista o assembla un PC desktop oggi "rischia" perciò di non doverlo sostituire o aggiornare per parecchio tempo. E questo, se vogliamo, è un bene per la stragrande maggioranza degli utenti.

Certo non è il massimo per gli smanettoni più incalliti o chi, come noi, vive di recensioni sulle continue novità del settore. L'unico auspicio che possiamo fare è che AMD riesca, il prossimo anno, a ricucire quel gap prestazionale che la separa da Intel in ambito desktop da ormai troppo tempo. Non potremmo chiedere di meglio.