Dell sostituisce milioni di condensatori, che fatica

Dell sta sostituendo le schede madri sul 22 percento dei 21 milioni di OptiPlex venduti fra il 2003 e il 2005. Il dato è riportato in un documento del giudice della Corte del Distretto Federale del Nord Carolina che presiede il caso.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Dell è ancora perseguitata dai problemi relativi alla vendita, tra il 2003 e il 2005, di 12 milioni di desktop OptiPlex con schede madre dai condensatori difettosi (12 milioni di Optiplex difettosi, Dell respinge l'accusa).

Nonostante l'azienda americana abbia chiuso il caso trovando un accordo con A.I.T per evitare che il giudice si pronunciasse in favoredell'accusa (Dell sapeva di vendere PC difettosi, caso chiuso),  si è vista costretta a sostituire gratuitamente le schede madri del 22 percento degli Optiplex venduti nel biennio incriminato, che sono stati in totale 21 milioni.

La notizia è inclusa in una relazione rilasciata la scorsa settimana dal giudice della Corte del Distretto Federale del Nord Carolina che presiede il caso. Nel documento si notifica che Dell ha sostituito le schede madri nel 22% dei 21 milioni di OptiPlex che sono stati venduti fra il 2003 e il 2005.

Dell ha sostituito le schede madri del 22% degli OptiPlex venduti fra il 2003 e il 2005

Secondo quanto riportato da altre fonti, inoltre, questa operazione sarebbe costata al colosso americano 300 milioni di dollari. Un portavoce di Dell ha commentato: "Dell ha indagato sui guasti e ha individuato il problema in un condensatore, di conseguenza ha esteso la garanzia sulla scheda madre per tutti i sistemiinteressati".

Per la cronaca, i modelli che erano stati affetti dal problema dei condensatori difettosi erano gli OptiPlex GX280, GX270 e SX270. Ad avviare la causa legale era stato Advanced Internet Technologies, un cliente di Dell che aveva registrato un elevatissimo tasso di rotturadei pc, tale da perdere diversi milioni di dollari.

In prima battuta Dell aveva respinto le accuse, per poi in seguito capitolare davanti all'evidenza e patteggiare un rimborso con l'accusa prima che il tribunale assegnasse una pena ancora più pesante, con un danno di immagine più rilevante. Ma la mossa preventiva di Dell a quanto parenon ha sortito i risultati sperati, considerati gli ultimi sviluppi.

Ad essere coinvolti nella vicenda erano stati anche altri produttori, fra cui HP e Apple, che avevano installato schede madri con lo stessodifetto. In questi casi, tuttavia, non si erano rilevate lamentele.