Devil's Canyon, Broadwell e Skylake su PC: un terno al lotto

Le CPU Devil's Canyon Core i7-4790K e Core i5-4690K potrebbero arrivare a luglio, mentre i processori a 14 nanometri Broadwell potrebbero entrare in rotta di collisione con le successive soluzioni Skylake. Tante indiscrezioni e una certezza: non ci si capisce più niente.

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a cura di Manolo De Agostini

Dipanare la matassa dei piani futuri di Intel nel settore dei microprocessori per desktop, dopo il ritardo delle soluzioni Broadwell a 14 nanometri, si è fatto complicato. Ad aggiungere ulteriore confusione alla situazione il possibile ritardo delle CPU Haswell Refresh note con il nome in codice Devil's Canyon.

Stiamo parlando del Core i7-4790K e del Core i5-4690K, due processori già apparsi a listino in qualche shop statunitense, attesi al Computex di Taipei tra pochi giorni, ma che sul mercato potrebbero arrivare non prima di luglio, cioè nel terzo trimestre.

Lo riporta una slide pubblicata dall'edizione cinese di Vr-Zone che, se confermata, ci porterebbe a parlare di un cosiddetto "paper launch", un lancio su carta, di due processori abbastanza interessanti. Si tratta infatti di CPU con moltiplicatore sbloccato, costituite non solo da materiali migliori per il packaging, ma anche di un'interfaccia termica rinnovata.

Un tema, quest'ultimo, che ha tenuto banco negli ultimi anni prima con le soluzioni Ivy Bridge e poi con quelle Haswell, le quali hanno dimostrato come il passaggio dalla saldatura fluxless alla pasta termica tra il die e l'IHS (heatspreader) abbia ridotto in modo sensibile le possibilità di un overclock stabile a determinate frequenze. Con le soluzioni Devil's Canyon gli appassionati si aspettano frequenze prossime ai 5 GHz con raffreddamento ad aria, e sarebbe davvero bello se fosse così.

Il Core i5-4690K ha quattro core, senza Hyper-Threading e 6 MB di cache, ed è impostato per operare di base a 3.50 GHz, ma grazie al Turbo Boost può toccare un massimo di 3.9 GHz. Il Core i7-4790K è sempre un quad-core, ma ha l'Hyper-Threading e 8 MB di cache, quindi offre otto thread e opera di base a 4 GHz (forse 4.1 GHz), ma può raggiungere i 4.4 GHz. I due processori, contrariamente alle altre soluzioni Haswell Refresh e a quelle Haswell già sul mercato, hanno un TDP di 88 watt, quattro watt in più. Entrambi hanno anche una GPU HD Graphics 4600 con frequenza massima rispettivamente di 1200 e 1250 MHz.

La roadmap indica anche che le CPU Haswell-E - due processori a 6 core e uno a 8 core – arriveranno a settembre, introducendo una nuova piattaforma LGA 2011-3 con chipset X99. Non è ancora chiaro se i chip saranno chiamati Core i7-5820K, Core i7-5930K e Core i7-5960X, ma quel che è certo è che saranno basati sull'architettura Haswell a 22 nanometri e non saranno compatibili con l'attuale piattaforma LGA 2011 destinata ai chip Ivy Bridge-E e Sandy Bridge-E.

Dopodiché, forse, toccherà a Broadwell e poi a Skylake. Si tratta in entrambi i casi di CPU a 14 nanometri, la prima di derivazione Haswell, mentre la seconda introdurrà una nuova architettura. Solitamente da un aggiornamento all'altro in casa Intel passa un anno, ma i tempi in questo caso potrebbero essere ben diversi.

L'amministratore delegato di Intel, Brian Krzanich, ha affermato che le CPU Broadwell saranno nei prodotti in arrivo sul mercato a Natale. Si riferiva ovviamente ai notebook. Le CPU per piattaforme desktop potrebbero arrivare nello stesso momento, oppure nel primo trimestre 2015. C'è chi però parla di un debutto a maggio/giugno del 2015.

Il problema è che ci sono voci che collocano il debutto delle soluzioni Skylake per desktop proprio in quel periodo. Che succederà? Difficile dirlo, visto che ci basiamo su indiscrezioni, ma se prestiamo fede a tali affermazioni, potremmo trovarci con CPU Broadwell per piattaforme Z97 e H97, e allo stesso momento nuove piattaforme con chipset della serie 100 a supportare le nuove CPU Skylake.

Intel proporrebbe così sia qualcosa di nuovo che qualcosa di "vecchio" (sì, il termine è decisamente abusato) per chi ha acquistato le precedenti motherboard. Sarebbe però qualcosa di inedito, una situazione tutta da capire e una grande incognita per l'azienda. Un rimedio un po' grottesco al ritardo di Broadwell. E allora, sempre che le indiscrezioni siano confermate, non sarebbe meglio cancellare Broadwell per desktop e passare direttamente a Skylake? Con le motherboard della serie 9 in commercio sembra fuori discussione, ma d'altronde Intel ci ha anche abituati a decisioni impopolari. Che situazione!