Disney fa sul serio, l'IA sostituirà 7000 persone

L'IA continua a mietere vittime: questa volta si tratta della Disney che potrebbe perdere oltre il 3% della sua forza lavoro.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La Walt Disney Company ha istituito un gruppo di lavoro, una vera e propria task-force, per esaminare le possibili applicazioni dell'intelligenza artificiale all'interno delle sue diverse divisioni aziendali, come riportato da Reuters. Queste applicazioni includono la riduzione dei costi e il miglioramento dell'esperienza dei clienti. Una decisione che giunge in concomitanza agli scioperi in corso da parte di scrittori e attori di Hollywood, che hanno messo sotto accusa alcune tecnologie di intelligenza artificiale.

Uno degli obiettivi principali della Disney è utilizzare l'intelligenza artificiale per gestire l'aumento dei costi legati alla produzione cinematografica e televisiva, i quali talvolta possono raggiungere cifre intorno ai 300 milioni di dollari per le grandi produzioni cinematografiche. L'IA potrebbe inoltre contribuire a migliorare l'assistenza ai clienti e a creare esperienze uniche all'interno dei parchi a tema Disney. Un esempio è stato presentato nel 2021 con Groot, un robot alimentato da intelligenza artificiale basato sul personaggio Marvel, che è in grado di interagire con i visitatori del parco.

Attualmente, sul sito web della Disney sono elencate diverse offerte di lavoro per la ricerca di dipendenti esperti in machine learning e intelligenza artificiale, il che dimostra l'impegno dell'azienda nell'esplorare le potenziali applicazioni dell'IA. Queste opportunità di lavoro coprono diverse aree; dai settori cinematografici ai parchi a tema e al team pubblicitario, che sta lavorando per sviluppare un sistema pubblicitario basato sull'IA.

Secondo tre fonti citate da Reuters, la task force sull'IA è stata istituita prima dell'inizio dello sciopero degli scrittori della Writers Guild of America. L'obiettivo di questa task force è sviluppare applicazioni di intelligenza artificiale generativa internamente e collaborare anche con startup. Nonostante un portavoce della Disney abbia rifiutato di commentare la notizia, una fonte interna anonima ha dichiarato che le aziende mediatiche tradizionali devono imparare ad adattare l'IA alle loro esigenze al fine di evitare l'obsolescenza.

Tuttavia, l'adesione della Disney all'IA si scontra con la resistenza da parte di scrittori e attori di Hollywood, i quali vedono l'IA generativa come una minaccia per i loro lavori. L'eventuale automazione del processo creativo, incluso il lavoro degli attori, è diventata un argomento di dibattito nelle trattative contrattuali con i sindacati del settore, come la Screen Actors Guild e la Writers Guild of America, entrambi attualmente in sciopero.

Questa nuova strategia emerge alcuni mesi dopo l'annuncio da parte del CEO della Disney di un piano di riduzione di 7.000 posti di lavoro, pari al 3,6% della forza lavoro globale dell'azienda. Tale decisione mira a concentrarsi maggiormente sulla crescita e sulla redditività, due aspetti particolarmente sfidanti nel contesto post-pandemico e in un periodo di recessione economica.

La Disney ha da sempre una tradizione di innovazione tecnologica, e in questo contesto, l'azienda considera l'IA come un passo inevitabile dell'evoluzione tecnologica. Un dirigente non identificato che ha lavorato con la Disney ha dichiarato a Reuters: "La ricerca sull'intelligenza artificiale alla Disney è in corso da molto tempo e si concentra su tutto ciò di cui si discute oggi: possiamo sviluppare strumenti che ci aiutino a realizzare film, giochi o persino robot interattivi all'interno dei parchi a tema."