Motion Picture Association of America (MPAA), ovvero il braccio armato delle Major cinematografiche, ha reso nota una vera e propria lista nera del P2P mondiale, e della pirateria digitale. L'Office of the United States Trade Representative (USTR) ha ricevuto una sorta di trattato sul file-sharing illegale più che una lettera di sollecito (ad agire).
La lettera della MPAA
Ecco quindi i paladini del mondo Torrent come IsoHunt, RutTracker e PirateBay, ma anche i cosiddetti "cyberlockers", ovvero le piattaforme di hosting per la condivisione di file, come ad esempio Rapidshare. Tutto qui? No certamente perché anche i più smaliziati magari si sono persi siti di link russi, newsgroup specializzati e tutta una serie di veri mercatini sparsi per il mondo – in Europa vengono allestiti sui confini tra Repubblica Ceca, Germania e Austria nonché in Irlanda del Nord.
Il presidente di MPAA Bob Pisano snocciola numeri negativi come se il P2P rappresentasse l'unica malattia dell'industria cinematografica. Kira Alvarez dell'USTR sarà costretta a rispondere: una parola di conforto non si nega a nessuno.