Fedora 17 cresce con il multi-touch, è un Beefy Miracle

Fedora 17, nome in codice Beefy Miracle, getta le basi per il supporto multi-touch. Tra le altre caratteristiche troviamo il supporto al linguaggio di programmazione D2 e l'adozione di Btrfs come file system di default. La nuova distro è attesa a maggio.

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a cura di Manolo De Agostini

Fedora 17, la distribuzione sponsorizzata da Red Hat, supporterà il multi-touch. Beefy Miracle, nome in codice della prossima versione della distro, dovrebbe debuttare a maggio. Le specifiche del multi-touch, pubblicate su Fedora Wiki, contemplano l'uso dell'ultimo kernel Linux, il driver di input evdev, X Server, X Input 2.2 e Xlib.

Quest'annuncio non sancisce l'adozione del multi-touch da parte delle applicazioni classiche di Fedora o altri cambiamenti, ma solo la presenza di un "layer non direttamente visibile fino a quando applicazioni o toolkit non faranno uso di questa caratteristica".

X Input 2.2 con multi-touch è parte di X.Org Server 1.12, che sarà reso disponibile in marzo e si troverà comunque in Fedora. La tecnologia multi-touch si fa strada in Fedora dopo l'approdo su Ubuntu, anche se in questo particolare caso non è parte del codice di base di X.Org Server ma una soluzione temporanea, almeno fino a Ubuntu 12.10, in cui troverà spazio X.Org Server 1.12/1.13.

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Tra le altre caratteristiche approvate per la prossima versione di Fedora troviamo il supporto al linguaggio di programmazione D2, quello al thin provisioning, un sistema per il controllo della qualità delle password, l'adozione Btrfs come file system di default e tante altre novità che potete leggere nella pagina Fedora Wiki.