Firefox: addio imprese con gli aggiornamenti lampo

In Rete si è acceso il dibattito sulla scelta di Mozilla di non supportare più le vecchie versioni di Firefox. La fondazione mira a mantenere la sua base di utenti all'ultima versione, ma questo crea un problema ad alcune aziende, tra cui IBM. Microsoft pronta a sostituire Mozilla.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

La scelta di Mozilla di "abbandonare" Firefox 4 a tre mesi dal debutto ha acceso il dibattito, specie sulle prospettive di espansione del browser nelle imprese (Fine del supporto su Firefox 4, bisogna passare al 5). Mozilla ha da poco presentato Firefox 5 e ha messo a punto un ciclo di distribuzione che dovrebbe portarla a tenere un passo veloce, con release ogni sei settimane, per un ciclo di sviluppo complessivo di 18 settimane suddiviso su tre canali distinti.

Il fatto che Mozilla abbia intenzione, con l'uscita di una nuova versione, di abbandonare quella precedente, non depone a favore dell'installazione del software sui PC aziendali, dove solitamente gli aggiornamenti sono implementati dopo un'attenta analisi dei possibili problemi d'incompatibilità e stabilità.

Mike Kaply, la cui società di consulenza è specializzata nella personalizzazione di Firefox per le imprese, ha dichiarato che la nuova scaletta di Mozilla è davvero una "cattiva idea". "Le aziende non possono gestire aggiornamenti ogni sei settimane - e ognuno di questi è una major update. Con la distribuzione di aggiornamenti di sicurezza c'era la ragionevole aspettativa che le applicazioni non avrebbero risentito dei cambiamenti. Con questa nuova politica di rilascio, non può esserci più quell'aspettativa".

"Per cui bisogna procedere a un ciclo di test completo con ogni release. Nel momento in cui questo ciclo è stato completato e il browser installato, un'altra versione di Firefox dovrebbe essere già disponibile, quindi un'impresa si troverebbe già indietro".

Asa Dotzler, Firefox evangelist, ha risposto alle osservazioni di Kaply affermando chiaramente che non ci sarà supporto per le aziende. "Abbiamo una media di circa 2 milioni di download di Firefox al giorno dagli utenti standard. [...] I tuoi grandi numeri sono solo una goccia nel mare, frazioni di frazioni dell'intera percentuale di utenti. Le imprese non sono mai state il nostro focus. Tolte quelle persone che non hanno un amministratore di rete o un team dedicato, non riesco a immaginare perché dovremmo impegnarci sui settori a cui tieni tanto".

Secondo Kaply Mozilla dovrebbe dedicare poche risorse al problema e risolverlo, ma Dotzler è di parere nettamente opposto. "Un minuto speso a rendere un utente corporate felice può essere speso meglio per rendere contenti gli utenti standard. Preferisco che Mozilla impieghi le sue limitate risorse per soddisfare i miliardi di utenti che non hanno soluzioni di supporto enterprise che già si prendono cura di loro".

Firefox e IBM, c'eravamo tanto amati

Secondo Ed Bott di Zdnet, "in un mondo che sarà sempre più guidato dalle applicazioni HTML5, offrire un canale stabile per le imprese è cruciale". Nel frattempo Mozilla sta pianificando un altro eccellente ritiro, quello di Firefox 3.6 ad agosto, quando dovrebbe presentare Firefox 6. La fondazione dovrebbe rilasciare constestualmente l'aggiornamento 3.6.19, ma per il futuro non sembrano esserci piani definiti. Il 28 giugno in un meeting con sviluppatori si deciderà il piano di abbandono di Firefox 3.6. Questa decisione ha già messo allerta IBM, che la scorsa estate ha deciso di usare Firefox 3.6 come browser standard per i suoi impiegati - 500.000 utenti corporate.

John Walicki, Open Client Architect di IBM, si è lamentato del ritiro anticipato di Firefox 4 e ha dichiarato che questo cambio di rotta lo porterà inevitabilmente a prendere una decisione difficile. "Sono nella terribile posizione di scegliere se installare Firefox 4 con vulnerabilità potenzialmente non risolte, resettare i ciclo di test per migliaia di applicazioni interne e testarle con Firefox 5 oppure rimanere con una versione patchata di Firefox 3.6.x".

E se Mozilla non sembra intenzionata a trovare una soluzione, ecco che arriva Microsoft. Ari Bixhorn, direttore di IE, si è rivolto a Walicki consigliando di considerare il passaggio da Firefox a IE8/IE9. "Penso di parlare per qualunque persona nel team di IE quando dico che ci piacerebbe avere l'opportunità di riconquistarvi".

Microsoft si getta rapace sui clienti persi da Firefox

Il punto in questo scambio di battute tra Mozilla, i consulenti, le imprese e Microsoft è uno: quante imprese sono passate a Firefox? Non ci sono dei dati ufficiali sui quali discutere con precisione, ma il sentore è che la maggior parte delle aziende più che Firefox, usi ancora Internet Explorer 6, integrato nel diffusissimo Windows XP.

Sembra quindi che si stia dibattendo su un tema poco rilevante, anche se è indubbio che esempi come quello di IBM esistono e sarebbe carino fare qualcosa per risolverli. Di certo una cosa in casa Mozilla deve cambiare: le roadmap vanno stilate con precisione, su più anni e ci vuole chiarezza nel divulgare le informazioni sul supporto ai browser. Un cambiamento, di punto in bianco, può essere giusto per gli scopi della fondazione, ma ci sarà sempre qualcuno che rimarrà con l'amaro in bocca.