Framework, il produttore californiano noto per i suoi laptop modulari e riparabili, ha appena annunciato un incremento del 50% sui moduli DDR5 destinati ai propri dispositivi, una mossa che testimonia quanto profonda sia la crisi che sta investendo l'intera catena di fornitura dei componenti per computer. La causa principale di questo terremoto nel settore? L'esplosione della domanda di memoria da parte dei datacenter dedicati all'intelligenza artificiale, che stanno letteralmente prosciugando le scorte globali di chip di memoria.
L'annuncio di Framework arriva con una nota di trasparenza che caratterizza l'approccio comunicativo dell'azienda: nonostante l'aumento del 50%, i prezzi praticati dall'azienda rimangono comunque inferiori a quelli attualmente disponibili sul mercato libero. Una dichiarazione che sottolinea quanto drammatica sia la situazione per chi cerca di acquistare componenti memory in questo momento. Vale la pena ricordare che solo poche settimane fa Framework aveva pubblicamente criticato giganti come Dell e Apple per le loro politiche di prezzo considerate eccessivamente onerose per i clienti, pur ammettendo candidamente che anche loro avrebbero dovuto presto procedere con ritocchi al rialzo.
L'azienda ha comunque garantito che i clienti con preordini già effettuati non subiranno l'incremento di prezzo, così come rimarranno al momento invariati i listini dei laptop preassemblati e del Framework Desktop che includono già la memoria installata. Si tratta di una misura tampone che difficilmente potrà essere mantenuta a lungo termine, considerando le dinamiche di mercato in atto.
Ma cosa sta alimentando questa crisi? Framework offre una spiegazione tanto chiara quanto preoccupante: il boom nella costruzione di datacenter dedicati all'AI e la conseguente produzione massiccia di server stanno divorando quantità impressionanti di memoria. Per dare un'idea delle proporzioni, un singolo rack della soluzione GB300 di NVIDIA consuma 20 TB di memoria HBM3E e 17 TB di LPDDR5X. Quest'ultima quantità è sufficiente a equipaggiare mille laptop consumer, e un datacenter focalizzato sull'intelligenza artificiale può contenere migliaia di questi rack. Le cifre parlano da sole e spiegano perché i produttori tradizionali di PC stiano lottando per accaparrarsi forniture sempre più scarse e costose.
La situazione non riguarda esclusivamente la RAM. Anche gli SSD e numerosi altri componenti stanno registrando aumenti significativi, poiché i datacenter AI necessitano di enormi capacità di storage per gestire i modelli di machine learning più avanzati. La memoria è solo la punta dell'iceberg di una crisi più ampia che coinvolge l'intero ecosistema dei semiconduttori per il computing ad alte prestazioni.
Framework non è affatto l'unica azienda a dover affrontare questa tempesta perfetta. Colossi del settore come Lenovo, HP e Dell hanno già avvisato i propri clienti di imminenti rincari sui sistemi completi e sui componenti individuali. La differenza sostanziale sta nell'approccio comunicativo: mentre Framework ha scelto la strada della trasparenza totale, molti altri produttori stanno implementando aumenti più graduali ma meno visibili, spalmati su diverse linee di prodotto.
L'aspetto più preoccupante della situazione attuale è la prospettiva temporale. A differenza delle precedenti crisi della catena di fornitura, che erano principalmente legate a eventi contingenti come la pandemia o catastrofi naturali che colpivano specifiche fabbriche, questa volta ci troviamo di fronte a un cambiamento strutturale della domanda. I datacenter AI non rappresentano un picco temporaneo ma una tendenza destinata a consolidarsi e probabilmente ad amplificarsi nei prossimi anni, man mano che i modelli di intelligenza artificiale diventeranno più complessi e diffusi.
L'industria dei semiconduttori sta reagendo con investimenti massicci in nuove fabbriche, ma la costruzione di impianti produttivi per chip di memoria richiede anni e miliardi di dollari. Nel frattempo, i consumatori e le piccole-medie imprese si troveranno a competere con i giganti dell'AI per accaparrarsi forniture limitate, una battaglia impari che si tradurrà inevitabilmente in prezzi sempre più alti. La previsione di Framework è chiara: acquistare un PC diventerà progressivamente più costoso nel 2026 e probabilmente anche oltre, ridefinendo completamente l'accessibilità del computing personale nell'era dell'intelligenza artificiale.