GeForce Experience 2.1, Nvidia copia Fraps ma solo a metà

La nuova versione di GeForce Experience integra piccole aggiunte utili. Da un visualizzatore degli FPS durante le registrazioni ShadowPlay alla possibilità di attivare il microfono solo quando lo si desidera.

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a cura di Manolo De Agostini

Nvidia ha reso disponibile la versione 2.1 di GeForce Experience, il software che permette di gestire le impostazioni grafiche dei giochi con un click, registrare il gameplay grazie all'unità NvEnc presente nelle GPU Kepler e Maxwell e poi fare l'upload diretto su Twitch. Dopo l'importante release 2.0 che ha esteso le funzioni ShadowPlay (per la registrazione delle partite) e GameStream (per lo streaming dei giochi sulla console portatile Shield) anche alle GPU per portatili, Nvidia fa piccole ma gradite aggiunte e risolve qualche bug.

L'azienda ha introdotto la visualizzazione del frame rate (FPS) all'interno dei giochi tramite ShadowPlay. Finora molti giocatori si sono rivolti a Fraps per vedere le prestazioni grafiche in tempo reale, ma adesso c'è una soluzione in più. Un'opzione che tuttavia non rappresenta un rimpiazzo completo di Fraps (o di altre utility liberamente scaricabili), in quanto per funzionare bisogna attivare la registrazione ShadowPlay. Ah, e dovete installare gli ultimi driver GeForce 337.88 WHQL.

GeForce Experience 2.1 aggiunge l'abilità per ShadowPlay di catturare il desktop - e non solo i contenuti 3D - in modalità Shadow, ovvero durante la registrazione del gameplay sino a 20 minuti. In precedenza questa possibilità era un'esclusiva della modalità manuale.

Il contatore degli FPS si può collocare in ogni parte dello schermo - Clicca per ingrandire

Nvidia ha anche integrato la modalità di cattura dell'audio Push-To-Talk (PTT), in modo da offrire maggiore controllo all'utente sulla componente audio. D'altronde inutile nascodersi, durante le partite più concitate spesso vengono dette cose irripetibili. Meglio che non rimanga traccia. Infine l'azienda ha aumentato la risoluzione massima della registrazione ShadowPlay portandola da 1920x1200 a 2560x1600 pixel. Una scelta saggia dato che sempre più videogiocatori stanno passando ai monitor QHD.