È apparsa in rete la prima immagine di una GPU Nvidia Maxwell, nome in codice GM107. La foto è apparsa sul sito Videocardz, che la definisce un ibrido tra GK107 e GK106. "Ha il numero di unità CUDA di GK106 e il bus di memoria di GK107. L'area del die è stata ridotta del 30% rispetto a GK106".
Questo core grafico, in poche parole, è il chip che troveremo sulle nuove schede GeForce GTX 750 e GTX 750 Ti di Nvidia, attese per il 18 febbraio. Sulla prima avremo un chip GM107-300 con 768 CUDA core, mentre sulla seconda ecco GM107-400 con 960 CUDA core.
Entrambe le schede non dovrebbero avere un connettore di alimentazione ausiliaria, attingendo energia direttamente dallo slot PCIe. Non è da escludere tuttavia che ci siano soluzioni con connettore a sei pin. Questo fa ben sperare per i consumi. D'altronde, come spiegato nella nostra analisi di Tegra K1, d'ora in avanti ogni architettura grafica sviluppata da Nvidia sarà anzitutto mobile.
È una decisione che la dirigenza ha preso durante la progettazione di Kepler e poi ha applicato fin dall'inizio a Maxwell. Ciò significa che il progetto di ogni unità base ha seguito come "stella polare" l'efficienza. La scelta non indica che spariranno i "megachip" come GK110 in futuro, dato che si tratta di architetture altamente scalari "come un mobile componibile dell'IKEA", ma forse solo che anche le schede più potenti consumeranno meno, o almeno lo speriamo.