Google Chrome, basta ai siti che bloccano il pulsante Back

In arrivo su Google Chrome una nuova funzione che permetterà di tornare indietro anche su quei siti che cercano di impedirlo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google sta aggiungendo a Chrome una funzione per ostacolare i siti che bloccano il tasto indietro. Si tratta di una cosa che non capita spesso, ma se avete visitato una pagina non proprio eccellente forse vi è capitato; il sito manipola la cronologia del browser, e cliccare su "Indietro" non porta a nessun risultato.

Ebbene, tra le novità presenti in Chromium ce n'è una che potrebbe risolvere il problema: quando un sito aggiunge voci alla cronologia, così che cliccando su Indietro si resti sulla stessa pagina, Chrome le ignorerà. Così premendo il pulsante si tornerà davvero alla pagina precedente.

Ci sono diversi dettagli da sistemare, e almeno per il momento la novità non sarà attiva di default in Chromium – bisognerà attivare il flag #enable-skip-redirecting-entries-on-back-forward-ui. Nel giro di alcune settimane però la modifica dovrebbe farsi strada in Google Chrome.

A chi interessa questo cambiamento? Ebbene, i siti che usano maggiormente questa tecnica sono quelli che diffondono contenuti tutelati da copyright: si visita un sito alla ricerca di un certo contenuto, diciamo un film, e poi sembra impossibile tornare indietro: in verità cliccando decine di volte dovrebbe essere possibile, ma è più probabile che si chiuda la pagina per frustrazione. Si può incappare in questa tecnica anche su alcuni siti per adulti, e molto raramente su pagine di altro genere.

Perché lo fanno? Nella maggior parte dei casi è una combinazione di fattori: trattenere l'utente su una pagina è utile in primo luogo a prolungare l'esposizione agli annunci pubblicitari, aumentando i profitti a spese di inserzionisti ignari. Inoltre, in genere queste pagine sono associate anche a falsi avvisi di sicurezza (il tuo PC è infetto!), con l'invito a cliccare su un nuovo link. A quel punto è molto probabile che ci sia un'infezione da malware, o che si rischi il furto di dati personali tramite false pagine di supporto.

Perché modificare Google Chrome? Il browser rappresenta in un certo senso la nostra "pelle" online, la parte esposta ai pericoli online, e per questo deve garantire la maggiore sicurezza possibile. Anche perché la sicurezza informatica ha il suo effetto gregge: mantenere al minimo i computer infetti e tenere sotto controllo i rischi serve a tutti, a chi visita "certi siti" ma anche a tutti gli altri. Infatti, un computer infetto in meno è un rischio in meno per chiunque: se Tizio si prende un malware, potrebbe passarlo a Caio con una mail apparentemente legittima, da lì raggiungere Sempronio e così via. Nella storia sono stati molti i virus che si sono propagati in questo modo, e anche se oggi i filtri antispam fanno un lavoro egregio non bisogna abbassare la guardia.

Un computer sicuro al 100% non esiste, ma non per questo bisogna rinunciare a un buon software di sicurezza come Kaspersky Internet Security 2018.