Google fa un pasticcio, promuove truffe e siti pericolosi con la nuova AI Search

Un nuovo algoritmo, recentemente introdotto da Google, ha generato la preoccupante tendenza, di dirottare su siti malevoli gli utenti

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a cura di Andrea Maiellano

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Un nuovo algoritmo, recentemente introdotto da Google, ha generato una preoccupante tendenza: i risultati di ricerca generati dall'IA promuovono attivamente siti web che diffondono malware e truffe. 

L'azienda ha introdotto nuovi algoritmi denominati 'Search Generative Experience' che, alimentati dall'IA, offrono riassunti rapidi generati per le query di ricerca, inclusi suggerimenti su altri siti da visitare correlati alla ricerca.

Tuttavia, secondo la consulente SEO Lily Ray, l'IA di Google sta raccomandando siti dannosi all'interno delle sue risposte, facilitando così la caduta delle persone nelle truffe. 

I visitatori che cliccano su questi siti dai risultati di ricerca di Google vengono indirizzati, attraverso una serie di reindirizzamenti, fino a raggiungere un sito truffa.

Le tattiche comuni utilizzate includono finti captcha o siti che cercano di indurre il visitatore ad iscriversi alle notifiche del browser, attraverso le quali vengono inviati spam con pubblicità per truffe di supporto tecnico, finti regali e altri siti indesiderati.

Anche se meno frequenti, alcuni reindirizzamenti portano a estensioni del browser indesiderate che eseguono il dirottamento della ricerca e potenzialmente altri comportamenti dannosi.

©bumbledee/123RF.COM
Google Headquarters
Sede Google in California

Altre truffe promosse includono finti regali Amazon e truffe di programmi fedeltà che promettono un iPhone 15 Pro, utilizzati per raccogliere informazioni personali da vendere ad altri truffatori e marketer.

La situazione è complicata dal fatto che l'IA di Google risponde alle query di ricerca in un tono conversazionale, rendendo i siti raccomandati più credibili e affidabili. Non è chiaro come questi siti di bassa qualità riescano ad essere inclusi negli algoritmi di ricerca di Google, ma è evidente che non possiamo automaticamente fidarci delle informazioni prodotte da tali algoritmi e dobbiamo verificare i siti prima di visitarli.

Google ha dichiarato di continuare ad aggiornare i propri sistemi e gli algoritmi di classificazione per proteggersi dallo spam, ma gli spammer adattano costantemente le proprie tecniche per eludere la rilevazione.

Questa situazione pare essere diventata una costante, ma Google afferma di prendere costanti provvedimenti per rimuovere i siti dannosi dai risultati di ricerca.

In conclusione, è importante che gli utenti siano consapevoli dei rischi associati ai risultati di ricerca generati dall'IA e adottino misure preventive per proteggersi dalle truffe online.