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Ora potete nascondere le pubblicità dalla ricerca Google

I risultati a pagamento su Google inizieranno a comparire in modo diverso nelle pagine di ricerca.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Pubblicato il 14/10/2025 alle 08:46

La notizia in un minuto

Google sta modificando la presentazione degli annunci pubblicitari nelle pagine di ricerca, raggruppandoli in una sezione dedicata nella parte superiore con un'etichetta unificata più visibile. Gli annunci non saranno più contrassegnati individualmente con "sponsored" ma raccolti sotto un'unica intestazione che resta fissa durante lo scorrimento. La novità include la possibilità di nascondere questi risultati sponsorizzati, ma con una limitazione significativa: il pulsante per comprimere la sezione si trova alla fine dell'elenco pubblicitario, obbligando gli utenti a scorrere comunque tutti gli annunci prima di poterli nascondere. Questo aggiornamento si inserisce in un percorso storico che ha visto Google rendere progressivamente meno evidente la distinzione tra contenuti organici e promozionali, generando polemiche sulla trasparenza. La scelta del posizionamento del pulsante solleva dubbi sulla reale volontà di migliorare l'esperienza utente, considerando che Google deve bilanciare le esigenze degli utilizzatori con il suo principale modello di business basato sulla pubblicità.

  • Google raggruppa gli annunci pubblicitari in una sezione dedicata con etichetta unificata visibile, sostituendo i marcatori individuali "sponsored"
  • La funzione per nascondere gli annunci richiede di scorrere tutti i contenuti pubblicitari prima di poter accedere al pulsante di compressione
  • La modifica riflette il continuo equilibrio tra trasparenza e redditività, in un contesto storico di progressiva riduzione della distinzione tra risultati organici e promozionali
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Google sta introducendo una modifica significativa nella presentazione dei risultati pubblicitari nelle sue pagine di ricerca, con l'obiettivo dichiarato di rendere la navigazione più intuitiva per gli utenti. I contenuti sponsorizzati verranno ora raggruppati in una sezione dedicata nella parte superiore della pagina, contrassegnata da un'etichetta più evidente rispetto al passato. L'aggiornamento include anche la possibilità di nascondere questi annunci, anche se con alcune limitazioni che di certo faranno discutere.

Fino a questo momento, il colosso di Mountain View contrassegnava ogni singolo risultato a pagamento con la dicitura "sponsored", dispersa tra i risultati organici. Con il nuovo sistema, tutti gli annunci pubblicitari vengono invece raccolti sotto un'unica intestazione che resta visibile mentre si scorre la pagina. Questa etichetta unificata sostituisce i marcatori individuali, creando una separazione più netta tra contenuti promozionali e risultati naturali della ricerca.

La funzionalità per nascondere i risultati sponsorizzati presenta però un dettaglio che potrebbe non entusiasmare gli utenti più attenti. Il pulsante che permette di comprimere questa sezione si trova infatti alla fine dell'elenco degli annunci, costringendo di fatto chi naviga a scorrere comunque tutti i contenuti pubblicitari prima di poterli nascondere. Una volta premuto il tasto, i risultati a pagamento rimangono compressi sotto l'intestazione dedicata, e possono essere nuovamente visualizzati con un ulteriore tocco. L'aggiornamento è attualmente in distribuzione sia per la versione desktop che per quella mobile del motore di ricerca.

La distinzione tra pubblicità e contenuti organici si è fatta sempre più sottile negli anni

La storia della visualizzazione degli annunci pubblicitari di Google è segnata da una progressiva evoluzione che ha reso la differenza tra risultati promozionali e contenuti organici sempre meno evidente. Questa trasformazione ha generato numerose polemiche nel corso del tempo, con accuse da parte di consumatori e associazioni di rendere deliberatamente confusa la distinzione. Intorno al 2020, l'azienda ha sostituito la dicitura "ads" (annunci) con il termine "sponsored" (sponsorizzato), un cambio che alcuni hanno interpretato come un tentativo di rendere la pubblicità più accettabile per un pubblico abituato ai contenuti sponsorizzati degli influencer sui social media.

Secondo la dichiarazione ufficiale di Google, questa ultima modifica rappresenta uno sforzo per "rendere la navigazione ancora più semplice". Tuttavia, la scelta di posizionare il pulsante per nascondere gli annunci alla fine della sezione pubblicitaria obbliga l'utente a visualizzarli tutti, almeno una volta; per rendere la navigazione più fluida bisognerebbe poterli nascondere subito, ma difficilmente l'azienda metterà a rischio il suo principale modello di business con una scelta simile.

Fonte dell'articolo: www.theverge.com

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