Hard disk da 15 terabyte forse già nel 2015 con HAMR

TDK afferma che i primi hard disk basati su tecnologia di registrazione HAMR potrebbero debuttare già sul finire del 2015. L'azienda è pronta con nuove testine ad hoc.

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a cura di Manolo De Agostini

Gli hard disk attuali, a seconda del numero di piatti integrati, sono disponibili in configurazioni fino a 10 terabyte. Le tecnologie di registrazione usate per immagazzinare i dati sono la Perpendicular Magnetic Recording (PMR) oppure la Shingled Magnetic Recording (SMR). Nel caso della tecnologia PMR il campo magnetico prodotto dalla testina attraversa lo strato magnetico in modo perpendicolare rispetto alla superficie del piatto in modo da registrare le informazioni in modo più ravvicinato. La tecnologia SMR, più recente, cambia invece il modo in cui il è scritto sul disco.

SMR infatti "sovrappone le tracce", in modo simile alle tegole su un tetto, aumentandone il numero e di conseguenza la densità di area di ogni piatto. Senza entrare troppo nei dettagli, che comunque potete trovare qui, l'integrità dei dati è garantita nonostante all'apparenza il metodo appaia complesso. In futuro queste tecnologie lasceranno spazio (o saranno affiancate) da un'altra soluzione di cui ormai si parla da diverso tempo, la Heat-assisted magnetic recording (HAMR). Questa tecnologia per rappresentare i bit richiede l'uso di celle basate su nuovi abbinamenti di materiali, come cobalto-platino, e necessita di un laser dedicato al riscaldamento dei bit per cambiarne il valore.

Ebbene, secondo un dirigente di TDK, i primi hard disk HAMR potrebbero debuttare nel tardo 2015 o all'inizio del 2016 - piuttosto che nel 2017 come si pensava - con capacità iniziali di 15 terabyte, anche se durante esperimenti di laboratorio produttori come Seagate si sono spinti fino a 60 terabyte.

La realtà nipponica è pronta a fornire alle aziende del settore nuove testine adatte alla tecnologia HAMR e c'è da scommettere che i principali produttori di hard disk realizzeranno anzitutto soluzioni per il mondo del cloud storage e quello dei NAS, ma poi applicheranno questa tecnologia anche al settore consumer, che tuttavia potrebbe aspettare parecchio. D'altronde le attuali tecnologie sembrano ancora sufficienti a coprire le necessità dell'utente comune, con proposte in commercio fino a un massimo di 6 terabyte.