Huawei snobba Windows, mette il suo OS anche su PC

La battaglia per l'indipendenza dagli Stati Uniti arriva anche nel mercato dei PC.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

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Huawei ha ufficialmente alzato il sipario sulla versione per personal computer del suo sistema operativo proprietario, HarmonyOS. L'annuncio, avvenuto durante l'HarmonyOS Computer Technology and Ecosystem Communication Event, segna un passo cruciale nella strategia del colosso tecnologico cinese, mirando a consolidare un ecosistema software indipendente e a lanciare una sfida diretta ai sistemi operativi dominanti nel mercato PC, primo fra tutti Windows di Microsoft.

Nato inizialmente come risposta alle restrizioni commerciali statunitensi e concepito per unificare l'esperienza utente su una vasta gamma di dispositivi – dagli smartphone ai tablet, passando per smartwatch, smart TV e sistemi di infotainment per auto – HarmonyOS compie ora il balzo decisivo verso il mondo dei computer. Zhu Dongdong, Presidente della linea di prodotti Tablet e PC di Huawei Device BG, ha sottolineato come questa evoluzione apra "un nuovo capitolo" per i dispositivi Huawei, estendendo la portata del sistema operativo proprietario a ogni tipologia di apparecchio.

La versione di HarmonyOS dedicata ai PC è stata, secondo quanto dichiarato dall'azienda, ridefinita e ricostruita partendo dal kernel per ottimizzarne le prestazioni e l'integrazione. Il lavoro si è concentrato su tre sezioni fondamentali: HarmonyOS Base, HarmonyOS Ecosystem e HarmonyOS Experience.

HarmonyOS Base costituisce il cuore del sistema, includendo il kernel HarmonyOS, l'Ark Engine, l'architettura di sicurezza StarShield, ArkTS, ArkUI e DevEco. Questa solida fondamenta è stata progettata per garantire che il software dedicato ai computer offra prestazioni di alto livello, stabilità e sicurezza.

Una delle sfide più grandi per ogni nuovo sistema operativo è la creazione di un ecosistema applicativo robusto. Huawei ha affrontato questo aspetto sviluppando e aggiornando oltre 150 applicazioni esclusive per computer e integrando più di 2000 applicazioni universali. Zhu ha evidenziato come l'azienda abbia anche rinnovato la suite HarmonyOS Smart Office per PC, con l'obiettivo di ridefinire l'esperienza di produttività, la collaborazione, l'accesso agli account, l'interazione multi-dispositivo e l'integrazione dell'intelligenza artificiale. Le applicazioni di HarmonyOS PC copriranno vari domini verticali per soddisfare le esigenze basilari dell'ufficio e non solo.

Per quanto riguarda l'HarmonyOS Experience, il gigante tecnologico ha posto l'accento sulla vasta compatibilità. HarmonyOS PC sarà in grado di supportare oltre 1000 dispositivi esterni. Questa cifra include 800 periferiche standard, suddivise in 20 categorie come tastiere, mouse e monitor. Inoltre, più di 250 dispositivi secondari non standard, quali stampanti, tablet e scanner, hanno già ottenuto la certificazione di compatibilità, promettendo un'integrazione fluida nell'ambiente di lavoro.

Tra le caratteristiche distintive di HarmonyOS PC, Huawei ha messo in luce l'aspetto visuale, potenziato dal motore grafico Ark. Quest'ultimo si affida a Fangtian Window, un sistema che esegue rendering unificati a bassa latenza e altamente paralleli, basato su studi di ergonomia e con una priorità all'interazione utente. Ciò dovrebbe garantire, secondo l'azienda, prestazioni fluide anche con numerose finestre aperte contemporaneamente, mantenendo un elevato frame rate sulla finestra attiva, riducendo il carico di sistema e aumentando stabilità e fluidità. Il motore supporta anche il "pixel-level occlusion culling", una tecnica che ottimizza il rendering concentrandosi solo sulla parte esposta della finestra, migliorando ulteriormente gli effetti visivi.

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La sicurezza è un altro pilastro dell'offerta di HarmonyOS PC. Il sistema integra l'architettura StarShield Security e ha raggiunto capacità di posizionamento a con precisione a livello di metro tramite la tecnologia Nearlink per la ricerca accurata dei dispositivi. In caso di smarrimento di un PC o altro dispositivo Huawei, accedendo allo stesso account Huawei sia sul dispositivo cercatore che su quello cercato e attivando l'opzione "Trova Dispositivo", sarà possibile localizzarlo anche se spento. È prevista anche la funzionalità di cancellazione remota dei dati per prevenire fughe di informazioni.

Infine, HarmonyOS PC supporterà funzionalità come il distributed soft bus, che abilita la condivisione di tastiera e mouse tra dispositivi diversi, la collaborazione cross-device, la continuazione delle app su schermi differenti e Huawei Sharing per un trasferimento file semplificato.

L'azienda ha annunciato che il primo PC HarmonyOS sarà lanciato in Cina il 19 maggio 2025.

L'introduzione di HarmonyOS su PC non è solo una mossa tecnologica, ma assume una valenza strategica e geopolitica. Riducendo la dipendenza da software di produzione estera, in particolare da Windows di Microsoft che detiene una posizione quasi monopolistica, Huawei punta a rafforzare la propria autonomia e a offrire al mercato cinese – e potenzialmente in futuro ad altri mercati – un'alternativa completa e integrata. Questa strategia potrebbe portare a una ridefinizione degli equilibri nel settore dei sistemi operativi per computer, specialmente in Cina, dove il supporto governativo e la spinta verso l'autosufficienza tecnologica potrebbero favorire l'adozione di HarmonyOS.

Con HarmonyOS per PC, Huawei non si limita a espandere il proprio sistema operativo a una nuova categoria di hardware, ma lancia un chiaro segnale della sua ambizione a costruire un ecosistema completo, resiliente e competitivo su scala globale. Resta da vedere come il mercato accoglierà questa novità e quale sarà l'impatto effettivo sulla diffusione di Windows, ma è indubbio che il panorama dei sistemi operativi per computer si arricchisce di un nuovo, agguerrito contendente.

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1 Commenti

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Giustamente una volta che si sono sbattuti per rendersi indipendenti da produttori americani in mano a Trump che se si sveglia col ciuffo dalla parte sbagliata gli fa togliere l'OS perché non dovrebbero farlo per tutti gli OS possibili?
Sanzioni e limitazioni verso la Cina non faranno altro che spingerla ad estromettere i produttori occidentali e rendersi sempre più autonoma.
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ormai il drago è sveglio e non c'è verso di rimetterlo a dormire
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