I Flash cookie saranno più gestibili, ecco come

Adobe spiega come interverrà per consentire agli utenti maggiore controllo sui Flash cookie. Il tutto sarà gestibile da browser, grazie a un'API apposita. Risolte così, almeno in parte, le preoccupazioni della Federal Trade Commission.

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a cura di Manolo De Agostini

Flash Player garantirà maggiore privacy e controllo sui dati che si scambia con i siti web. Emmy Huang, Group Product Manager di Adobe, ha dichiarato che sono in corso i lavori per rendere amministrabili attraverso i browser i local shared objects (LSO), ovvero i cosiddetti (forse erroneamente) "Flash cookie". Sul tema era intervenuta recentemente la Federal Trade Commission, annunciando un'indagine per capirne il funzionamento e le possibili ripercussioni sulla privacy (Indagine sui Flash cookie, un guaio per la privacy).

I local shared objects sono pensati per consentire alle applicazioni web di archiviare piccoli quantitativi di dati sul computer degli utenti, in modo per esempio da salvare dati di login, cronologia o altre informazioni. Questo fa sì che non debbano essere riscritte ogni volta. "Questa funzionalità consente anche al computer di ricordare che volete un volume basso quando guardate il vostro show televisivo preferito su Youtube, oppure consente a un sito di video di mostrarvi la lista dei contenuti che avete visto di più senza richiedere un account utente o il login. Questo tipo di dati di utili per la produttività sono archiviati sul vostro computer e Flash Player protegge questa informazione in modo che solo lo stesso sito web che ha salvato l'informazione vi possa accedere", ha spiegato Emmy Huang.

Proprio questo tipo di comportamento, con la gestione dei dati degli utenti come fulcro del processo, ha alimentato le preoccupazioni della FTC sull'uso dei local shared objects. Per questo motivo Adobe ha avviato collaborazioni con gli sviluppatori di browser per integrare un gestore degli LSO all'interno dell'interfaccia dei software di navigazione.

La gestione dei dati di Flash entra nel browser

"La prima capacità, che crediamo avrà l'impatto immediato maggiore, è consentire agli utenti di cancellare i local shared objects dall'interfaccia del browser, in modo analogo a ciò che gli utenti fanno già quando ripuliscono i cookie e la cronologia. Rappresentanti di diverse aziende, incluse Adobe, Mozilla e Google hanno lavorato insieme alla definizione di una nuova API per i browser (NPAPI ClearSiteData) - che consente di cancellare i dati - che è stata approvata per l'implementazione il 5 gennaio di quest'anno. Qualsiasi browser che implementi la suddetta API sarà in grado di cancellare i local shared objects per ogni plug-in che, a sua volta, integra quella API".  Aspettiamoci quindi nella prima parte dell'anno degli aggiornamento per i vari browser.

Adobe implementerà, nello stesso periodo, miglioramenti anche al Flash Player Settings Manager. "Fin dalla prima implementazione dei local shared objects, gli utenti hanno potuto controllare le loro impostazioni usando la versione online di Flash Player Settings Manager. […] Stiamo lavorando a una riprogettazione, focalizzata sull'usabilità. che sarà disponibile con una futura versione di Flash Player. Inoltre vi consentiremo di accedere a Flash Player Settings Manager dal Pannello di Controllo o dalle preferenze di sistema di Windows, Mac e Linux".

Con queste mosse Adobe sembra aver messo in campo ottime misure per una maggiore trasparenza. È impensabile che nel Web di oggi non vi sia scambio di informazioni tra i PC e server dei vari servizi, tuttavia è giusto e necessario offrire agli utenti tutte le funzionalità necessarie per controllare o limitare al minimo qualsiasi tipo di traffico dati indesiderato.