Un'immagine molto peculiare, pubblicata su X da un utente che afferma provenga da WeChat, mostrerebbe quello che potrebbe essere il prossimo modello di Bambu Lab, caratterizzato da un volume di stampa di 340mm e un singolo estrusore. La community che gravita attorno alla stampa in 3D si è, ovviamente, immediatamente mobilitata per decifrare ogni dettaglio visibile, alimentando teorie su quella che potrebbe essere una versione semplificata e più accessibile dell'H2D.
La strategia di Bambu Lab nel rilascio dei propri prodotti segue spesso percorsi non convenzionali, come dimostrato in passato con la P1P, successore economico della X1 Carbon lanciato nel 2022 senza particolare clamore mediatico. Anche per l'H2D, trapelato a marzo 2025, l'azienda aveva mantenuto un profilo discreto, inviando solo poche unità ai recensori prima dell'annuncio ufficiale. Questa volta, tuttavia, non esistono embarghi che impediscano di discutere delle speculazioni, proprio perché nessuna informazione ufficiale è stata ancora comunicata alla stampa specializzata.
L'analisi dell'immagine trapelata rivela dettagli interessanti che potrebbero confermare le ipotesi degli esperti del settore. La macchina mostra chiaramente un sistema a ugello singolo, con la caratteristica ruota dell'estrusore gialla già vista sulla A1, posizionata dietro una finestra a bolla simile sulla copertura della testina. Più in basso, sul lato destro, è visibile la stessa fotocamera utilizzata nell'H2D per leggere i codici stampati e calibrare la stampante, mentre l'ugello e le ventole ricordano molto da vicino la configurazione dell'H2D, seppur con un solo ugello.
Il bordo della piattaforma di stampa mostra un numero cruciale: 340mm, che rappresenta tradizionalmente l'altezza di stampa. Questo significherebbe un incremento di 15mm rispetto ai 325mm dell'H2D, offrendo maggiore spazio di lavoro o clearance superiore. La presenza di un timestamp bianco nell'angolo in basso a destra, datato 2025.04.2?, suggerisce che la foto sia stata scattata di recente, alimentando ulteriormente le speculazioni su un lancio imminente.
Gli appassionati stanno interpretando questa possibile nuova stampante come una versione semplificata dell'H2D, probabilmente più economica grazie all'eliminazione del secondo ugello e all'aumento del volume di stampa. Questa strategia ricalcherebbe perfettamente il pattern seguito da Bambu Lab in passato: dopo il lancio dell'ammiraglia X1 Carbon, l'azienda introdusse le più economiche P1P e P1S, che condividevano la stessa qualità di stampa grazie all'utilizzo dello stesso volume di costruzione, sistema di movimento e hotend, ma risultavano più accessibili grazie a un'interfaccia utente semplificata.
L'immagine sembra confermare questa teoria: la parete posteriore mantiene la stessa struttura con filtro interno, la ventola a tendina della parete sinistra è identica, così come il gantry che scorre su un'asta d'acciaio. L'assenza della colorazione verde sulla finestra suggerirebbe un modello senza laser, mentre un estrusore in stile A1 non sorprenderebbe, considerando che H2D e A1 condividono un ugello simile.
Tuttavia, molti dettagli rimangono oscuri o confusi nell'immagine trapelata. Non è chiaro se sia presente il sistema di scarico dei materiali di scarto, elemento fondamentale per una stampante destinata a un solo colore. La forma ovale della finestra dell'estrusore solleva interrogativi: potrebbe nascondere un punto di attacco per strumenti di taglio e plottaggio? E le dimensioni della larghezza di stampa sono le stesse dell'H2D?
you might have bought your @BambulabGlobal H2D too early!
— TuuVee (@ToviDing) June 4, 2025
the brand new 340mm build volumesingle extruder flagship is coming!!!!!!!!!!!
image credit:
"丫丫" from wechat pic.twitter.com/lihZ6ieDEW
Nonostante l'H2D disponga già di una versione più economica senza AMS, il gap di prezzo con la P1P da 549 dollari rimane considerevole. La ragione risiede nella capacità laser dell'H2D: anche senza acquistare l'accessorio laser, la stampante è predisposta per accoglierlo, incorporando tutte le precauzioni di sicurezza necessarie, sensori aggiuntivi, fotocamera e rivestimento ignifugo. Una stampante più grande e meno costosa, magari denominata H1D o P1D, priva di qualsiasi possibilità di collegare un laser, potrebbe rappresentare esattamente il prodotto che il mercato sta aspettando.
L'azienda ha già dimostrato la propria capacità di posizionarsi efficacemente in diverse fasce di mercato: dalla A1 Mini, considerata tra le migliori stampanti per principianti, all'H2D che domina le classifiche per professionisti. L'introduzione di un modello intermedio che combini maggiore volume di stampa, prezzo accessibile e rinuncia alle funzionalità laser potrebbe completare un portfolio già impressionante, offrendo agli utenti una scelta ancora più ampia e mirata alle loro specifiche esigenze di stampa 3D.