I miglioramenti di LibreOffice

Intervista a Italo Vignoli, uno dei responsabili di The Document Foundation, in merito ai progressi e alla diffusione della suite libera per la produttività LibreOffice.

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a cura di Manolo De Agostini

I miglioramenti di LibreOffice

TH: Hai un dato sul numero di utenti di LibreOffice in Italia e nel mondo?

IV: Purtroppo, nel caso del software libero i numeri sono sempre difficili da stimare perché abbiamo in mano solo i download, e questi rappresentano una realtà molto parziale perché manca il passaggio dell'attivazione della licenza. Nel mondo siamo tra i 75 e i 100 milioni di utenti, mentre in Italia non abbiamo riferimenti, e quindi evitiamo di dare numeri.

TH: LibreOffice ha molti pregi, ma sicuramente anche qualche difetto. Quali ritieni siano i prossimi miglioramenti che dovete integrare alla svelta?

IV: In questo momento, gli sviluppatori si stanno concentrando su alcune modifiche architettoniche al motore di elaborazione, che si tradurranno in un aumento molto evidente delle prestazioni nel caso di documenti di grosse dimensioni, e su alcune modifiche incrementali alla user interface che porteranno la barra laterale a essere veramente utile sotto il profilo ergonomico.

Inoltre, continua il lavoro di reverse engineering dei formati, che però - per i motivi che ho espresso in precedenza - è un eterno inseguimento di un bersaglio che si sposta continuamente in avanti.

TH: Fate sicuramente tanto per diffondere LibreOffice, ma cosa possono fare i singoli consumatori? Hai qualche consiglio?

IV: I singoli consumatori possono usare LibreOffice e soprattutto diffondere il formato ODF (Open Document Format) che rappresenta l'unico formato standard aperto e libero, supportato anche dalle ultime versioni di MS Office. Certo, è più comodo non fare nulla e continuare a usare i formati MS Office, ma la libertà merita un piccolo sforzo.