Il NY Times fa causa a ChatGPT, l'intelligenza artificiale è a rischio?

Azione legale del New York Times contro OpenAI e Microsoft: accuse di violazione del copyright nell'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il New York Times ha avviato un'azione legale contro i giganti tecnologici OpenAI e Microsoft, accusandoli di violazione del copyright nello sviluppo dei loro modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). La causa sostiene che questi modelli avanzati di intelligenza artificiale, che alimentano ChatGPT di OpenAI e Copilot di Microsoft, sono stati costruiti utilizzando e replicando ampiamente i contenuti di milioni di articoli pubblicati dal New York Times.

Il Times sostiene che questi LLM sono in grado di produrre output che rispecchiano i loro contenuti, riproducendoli testualmente o in modo strettamente riassuntivo, emulando al contempo il distinto stile espressivo della pubblicazione. Questo, secondo la causa, non solo danneggia il rapporto del Times con i suoi lettori, ma sottrae al giornale flussi di entrate vitali come abbonamenti, licenze, pubblicità e guadagni degli affiliati.

La denuncia legale sostiene inoltre che l'uso non autorizzato dei contenuti del Times nei modelli di intelligenza artificiale da parte di OpenAI e Microsoft rappresenta una minaccia significativa per il giornalismo di alta qualità, minando la capacità delle testate giornalistiche di salvaguardare e monetizzare i propri contenuti. La causa afferma che entrambe le società, attraverso i loro modelli di IA, mirano a sfruttare i notevoli investimenti del Times nel giornalismo per creare prodotti sostitutivi senza ottenere un'adeguata autorizzazione o fornire un compenso.

Nonostante il Times abbia dichiarato di aver tentato di negoziare per diversi mesi per ottenere un equo compenso per l'uso dei suoi contenuti, non è stata raggiunta una soluzione. OpenAI, in risposta, ha espresso sorpresa e disappunto per l'azione legale, sottolineando le conversazioni produttive in corso e l'impegno a collaborare con i creatori di contenuti per un vantaggio reciproco. Microsoft non ha ancora risposto alle richieste di commento.

L'azione legale chiede miliardi di dollari di danni legali ed effettivi sia a OpenAI che a Microsoft, sollecitando il tribunale a ritenerli responsabili di violazione del copyright. Inoltre, il Times chiede un'ingiunzione che impedisca l'ulteriore addestramento di modelli di intelligenza artificiale utilizzando i suoi contenuti e la rimozione del suo lavoro dai set di dati utilizzati dalle due aziende tecnologiche.

Questa battaglia legale aggiunge un nuovo livello al rapporto in evoluzione tra media e sviluppatori di IA. Mentre alcune testate stanno abbracciando la collaborazione con entità di IA, come testimoniano i recenti accordi di OpenAI con Axel Springer e l'Associated Press, altre, tra cui il New York Times, stanno assumendo una posizione difensiva per proteggere la loro proprietà intellettuale e i loro flussi di entrate. L'esito di questa causa potrebbe costituire un precedente per le future interazioni tra l'industria dei media e il settore in rapida evoluzione dell'intelligenza artificiale.