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Intel Core i9-14900K | Test & recensione

Abbiamo provato il nuovo Intel Core i9-14900K, top di gamma della lineup Raptor Lake Refresh di quattordicesima generazione.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Dopo l’annuncio di ieri, oggi possiamo parlavi delle prestazioni dei nuovi Intel Raptor Lake Refresh di quattordicesima generazione, ultima famiglia di processori a sfruttare il socket LGA1700. In questa recensione ci concentreremo sul Core i9-14900K, top di gamma della lineup, mentre potete leggere la recensione del Core i5-14600K a questo indirizzo.

Come largamente preannunciato, non ci sono enormi differenze tra questi Raptor Lake Refresh e i precedenti Raptor Lake di 13° generazione: Intel ha apportato alcuni miglioramenti, introdotto funzionalità e aumentato le frequenze, ma non ci sono innovazioni importanti o degne di nota come quando si passa a una nuova architettura, o a un nuovo processo produttivo. Del resto, è proprio questo che significa “refresh”: un miglioramento rispetto alla generazione precedente, ma nulla di rivoluzionario.

Prima di passare a dettagli e prestazioni, parliamo subito del prezzo: il Core i9-14900K debutta sul suolo americano a 589 dollari, la stessa cifra a cui è stato lanciato il Core i9-13900K; siamo felici di vedere che Intel non ha aumentato il prezzo del proprio top di gamma, ma non è detto che in Italia i negozi lo vendano al prezzo indicato.

Specifiche tecniche

Il nuovo Core i9-14900K condivide gran parte delle caratteristiche tecniche con il modello precedente: anche qui troviamo 24 core, suddivisi in 8 P-Core e 16 E-Core, e 32 thread, 36MB di cache L3, 32MB di cache L2, un PBP di 125W e un MTP di 253W. La grafica integrata Intel UHD 770 è la medesima, così come il supporto a 192GB di RAM, che sia DDR5-5600 o DDR4-3200.

A cambiare sono soprattutto le frequenze, che raggiungono i 6GHz con Thermal Velocity Boost attivo, mentre con Turbo Boost Max si arriva fino a 5,8GHz. Piccolo incremento di frequenza anche per gli E-Core, che ora possono arrivare fino a 4,4GHz.

Parliamo di 200MHz in più sui P-Core e 100MHz sugli E-Core rispetto al modello precedente. Possono non sembrare molti e per certi versi non lo sono, ma bastano a migliorare le prestazioni in alcuni carichi di lavoro e nei giochi. E poi, come già detto, in fin dei conti è questo che ci si aspetta da un refresh.

Oltre ai miglioramenti sulle frequenze, il Core i9-14900K introduce anche altre novità, come il supporto a RAM da 8000MT/s (o più), connettività Wi-Fi 7 e Bluetooth 5.4 e USB 3.2 Gen 2x2 da 20Gbps. A livello software troviamo invece una nuova versione di Intel Xtreme Tuning Utility, che facilita ancor di più l’overclock del processore sfruttando l’intelligenza artificiale: un algoritmo sviluppato e allenato da Intel aiuta l’utente a trarre il massimo dal proprio processore senza fatica e senza che siano necessarie tutte quelle competenze che, di solito, servono quando si vuole fare overclock. Altra novità è l’Intel Application Optimization, che migliora il threading delle applicazioni, assicurando performance migliori nel gaming (e non solo).

Le schede madri Z790 Refresh

I produttori di schede madri hanno colto l’occasione per progettare e lanciare nuove schede madri Z790, integrando nuove funzionalità per poter sfruttare al meglio i chip Raptor Lake Refresh. Le nuove motherboard hanno per esempio Wi-Fi 7 integrato, Ethernet 10G e una serie di altre novità che migliorano l’esperienza d’uso.

Per l’occasione abbiamo ricevuto due schede madri, una Gigabyte Z790 Aorus Master X e una ASUS ROG Maximus Z790 Dark Hero, entrambe studiate per spingere al massimo il nuovo Core i9-14900K.

Gigabyte Z790 Aorus Master X

La Gigabyte Z790 Aorus Master X integra VRM digitali a 20+1+2 fasi raffreddati da due dissipatori decisamente importanti connessi da una heatpipe, 4 slot DIMM DDR5, uno slot primario PCIe 5.0 x16 rinforzato per sorreggere al meglio anche le schede grafiche più pesanti e ben cinque slot per SSD M.2, il primo dei quali PCIe 5.0 e raffreddato da un dissipatore decisamente importante e capace di tenere a bada anche gli SSD più performanti.

Tuttli gli SSD e i dissipatori usano un fissaggio EZ-Latch, che permette di installarli e rimuoverli in maniera semplicissima. Un bel passo avanti rispetto alle viti usate fino a poco tempo fa, che facilità parecchio l’assemblaggio e che non possiamo non apprezzare. Anche lo slot PCIe primario è equipaggiato con il pulsante per lo sblocco, già visto sul modello precedente.

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Non mancano poi connettori interni per ventole, LED RGB e porte USB del case: a disposizione abbiamo, oltre ai classici USB 2.0, due connettori USB3.2 Gen1 e un connettore USB 3.2 Gen2 da 20Gbps. Il pannello I/O posteriore offre quattro USB 3.2 Gen 1 tipo A, sette USB 3.2 Gen2 tipo A, una USB-C da 5Gbps, due USB-C da 20Gbps, uscita DisplayPort, due jack 3,5mm per cuffie e microfono, uscita ottica e i tasti per flash e reset del BIOS. Per la connettività troviamo Ethernet 10G e connettori per le antenne del modulo Wi-Fi 7.

ASUS ROG Maximus Z790 Dark Hero

Anche la ASUS ROG Maximus Z790 Dark Hero ha caratteristiche di fascia altissima, che la rendono (come l’Aours Master X) una delle schede madri migliori da abbinare al nuovo top di gamma Intel. Qui troviamo VRM a 20+1+2 fasi per l’alimentazione della CPU, raffreddati da dissipatori massicci attraversati da una heatpipe, 4 slot DIMM DDR5 per installare fino a 192GB di RAM e un totale di cinque slot M.2: il primo supporta unità PCIe 5 in formato M.2-2210, mentre gli altri quattro possono ospitare M.2-2280 PCIe 4.0.

I connettori interni non mancano: ci sono sei 4-pin per le ventole, un 4-pin aggiuntivo per il controllo della pompa dei sistemi di raffreddamento all in one e diversi header per il monitoraggio della temperatura, che permettono di gestire i profili delle ventole in base ai diversi valori rilevati. ASUS ROG ha posto particolare attenzione anche al raffreddamento a liquido custom, inserendo tre connettori dedicati rispettivamente alla pompa, all’I/O dell’acqua e al flusso: il primo permette di fornire oltre 3 Ampere di corrente alle pompe PWM o DC ad alte prestazioni che li richiedono, il secondo consente di monitorare la temperatura all’Input/output di qualsiasi componente, il terzo consente di monitorare costantemente il flusso dell’intero sistema a liquido.

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Il pannello I/O posteriore mette infine a disposizione due USB-C Thunderbolt 4, cinque USB 3.2 tipo A da 10Gbps, una USB-C 10Gbps, quattro USB 3.1 tipo A da 5Gbps, uscita HDMI, uscita audio ottica, i classici cinque jack 3,5mm, pulsanti per reset e flash del BIOS, Ethernet 2,5G e WI-Fi 7.

Prestazioni

Abbiamo messo alla prova il Core i9-14900K con giochi, benchmark sintetici e carichi d’ufficio, workstation e rendering, per poterne valutare le prestazioni in diversi ambiti. Le piattaforme di prova sono equipaggiate con dissipatore a liquido AIO da 360mm, 32GB di RAM DDR5-6000 CL30, SSD PCIe 4.0, Windows 11 con tutti gli aggiornamenti disponibili installati e driver NVIDIA alla versione 537.58. Come scheda video abbiamo usato una RTX 4080 la più performante attualmente a disposizione; nei prossimi giorni effettueremo un maggior numero di test nei giochi con una RTX 4090 e condivideremo i risultati in un articolo dedicato, dove confronteremo più da vicino le prestazioni del Core i9-14900K con quelle del Ryzen 7 7800X3D.

Per quanto riguarda le schede madri, abbiamo usato una Z790 Refresh per i processori Intel di 14° generazione, una Z790 “liscia” per quelli di 13° generazione e una X670E per i processori AMD.

Abbiamo incluso in questa recensione solo i processori nuovamente testati con la nostra suite aggiornata. Se volete confrontare i risultati con altre CPU, vi rimandiamo alla recensione del Core i9-13900K e del Core i5-13600K. Nonostante i test non siano direttamente confrontabili a causa di versioni software e impostazioni differenti, è comunque possibile farsi un’idea delle performance che raggiungono i vari chip e delle differenze.

Prestazioni nei giochi

Abbiamo eseguito questi benchmark a risoluzione Full HD con dettagli massimi, senza ray tracing e DLSS, sfruttando sempre il test integrato nei giochi così da avere sempre scenari confrontabili. In F1 23 selezioniamo come sempre il circuito di Monaco e condizioni di pioggia.

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Il Ryzen 7 7800X3D si conferma fenomenale nel gaming, anche se abbinato a una RTX 4080 e con la nostra nuova selezione di giochi non raggiunge i risultati che vi abbiamo raccontato nella recensione dedicata. Tornando al Core i9-14900K oggetto di questa recensione, è sempre più veloce del Core i9-13900K, anche se i risultati non fanno gridare al miracolo: l’incremento medio si attesta poco sopra il 2%, che si traduce in una manciata di FPS in ogni gioco. Il Ryzen 7 7800X3D è invece in media il 5% più veloce del Core i9-14900K e in Horizon Zero Dawn fa segnare un +11%. Infine, nei nostri test il Core i9-14900K è mediamente alla pari del Ryzen 9 7950X, risultando più veloce in alcuni giochi e più lento in altri.

Qui sopra potete vedere un confronto tra Core i9-14900K e Ryzen 7 7800X3D nei giochi, dove abbiamo inserito anziché le differenze percentuali, i valori in FPS. Come potete vedere, fatta eccezione per il già citato Horizon Zero Dawn, dove la CPU AMD è in netto vantaggio, negli altri giochi la differenza di framerate non è particolarmente degna di nota.

Prestazioni in rendering                                                          

Per i test in rendering usiamo il nuovo Cinebench R24, POV-Ray e Blender Benchmark, aggiornato alla versione 3.6.0. Su Cinebench e POV-Ray eseguiamo sia il test single core che quello multi core, per valutare le prestazioni in entrambi gli scenari.

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Il Core i9-14900K è il processore più veloce in Cinebench R24 e POV-Ray (dove registriamo il punteggio raggiunto, non il tempo impiegato a completare il render), mentre viene battuto dal Ryzen 9 7950X in Blender, scenario in cui il chip AMD è il 7% più performante. La differenza con il Core i9-13900K è molto limitata in multi-core, mentre in single core cresce leggermente grazie alla frequenza più alta.

Prestazioni con carichi da ufficio

Per simulare un uso “da ufficio” del sistema ci affidiamo a PCMark 10, PCMark 10 Applications e Procyon Office, uno dei test dell’ultimo software rilasciato da UL Benchmarks.   

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In PCMark 10 il Core i9-14900K è praticamente alla pari del Ryzen 9 7950X, ma è il più veloce in PCMark 10 Applications e Procyon Office, superando il top di gamma AMD del 7% circa in entrambi i test. La CPU è più veloce del Core i9-13900K in tutti i test, migliorando il risultato del predecessore in media del 4%.

Prestazioni con carichi workstation

L’ultimo gruppo di test è quello relativo ai carichi workstation, che simuliamo usando 7-Zip per la compressione e decompressione dei file, Handbrake per la transcodifica video in H.264 e H.265, UL Procyon per il foto editing conPhotoshop e Lightroom Classic e SpecWorkstation per test di calcolo matematico, modellazione, grafica e rendering.

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Il Core i9-14900K ottiene ottimi risultati nei test Handbrake, dove migliora del 12% quanto fatto dal Core i9-13900K nel benchmark H.264 e supera del 6% il Ryzen 9 7950X, mentre pareggia con il top di gamma AMD e supera del 5% il Core i9-13900K nel test H.265. I benchmark di 7-Zip vedono come di consuetodominare il Ryzen 9 7950X, più veloce del Core i9-14900K del 18% in decompressione e dell’8% in compressione. Il chip Raptor Lake Refresh non si discosta molto dai punteggi del modello precedente, ottenendo praticamente lo stesso risultato nel test di compressione e migliorando solamente del 3% quello di decompressione. Infine, nel test di fotoritocco (eseguito con Photoshop 24.7.1 e Lightroom Classic 12.5) il Core i9-14900K si aggiudica il primo posto, migliorando quanto basta il punteggio del Core i9-13900K per superare i processori AMD di qualche punto percentuale.

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Nei diversi test con SpecWorkstation, le differenze tra i processori si notano principalmente in quelli legati unicamente alla CPU: in Luxrender, Calculix e Poisson il Core i9-14900K è il più veloce, con risultati paragonabili a quelli del Core i9-13900K. Come ormai siamo abituati a vedere, il test Poisson favorisce molto i processori Intel, il 40% più veloci del Ryzen 9 7950X; al contrario, Convolution premia il top di gamma Ryzen, che è il 25% più veloce del Core i9-14900K.

Nei test grafici i processori sono tutti molto più vicini tra loro, ma non mancano le differenze: il Core i9-14900K è più veloce in solidworks, Creo e Maya, dove supera il Ryzen 9 7950X dell’8% circa; risulta invece il 13% più lento in 3dsmax, mentre in Solidworks i risultati sono praticamente equivalenti.

Consumi e temperature

Misuriamo consumi e temperature in due modi: in uno scenario di stress che spinge al limite il processore e in gioco. Per il primo benchmark usiamo Cinebench R24, estremamente impegnativo e che mette qualsiasi CPU alle corde, mentre per il secondo ci affidiamo come sempre a Cyberpunk 2077. 

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Iniziamo dai consumi in Cinebench R24, che purtroppo non sorridono al Core i9-14900K. Il top di gamma Intel raggiunge i 320 watt, il 10% in più del Core i9-13900K e 100 watt in più del Ryzen 9 7950X, una differenza del 44%. L’efficienza non era il punto forte di Raptor Lake e non lo è neanche di questi Refresh, specialmente se consideriamo che nel benchmark il Core i9-14900K è veloce quanto il modello precedente e solo il 3% più veloce del Ryzen 9 7950X.

Le cose non vanno meglio in Cyberpunk 2077, dove il Core i9-14900K consuma meno, ma è ancora molto più energivoro della concorrenza. Abbiamo registrato un consumo di picco di 230 watt e medio di 184 watt, superiori a quelli del Core i9-13900K (che raggiunge rispettivamente 220 e 158 watt) e a quelli del Ryzen 9 7950X, che non supera i 151 watt. Nei giochi il confronto con il Ryzen 7 7800X3D è impietoso: la 3D V-Cache permette al chip AMD di offrire prestazioni superiori consumando mediamente 62 watt, un terzo del Core i9-14900K.

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Lo scenario migliora guardando alle temperature, che in Cinebench R24 raggiungono i 91°C. Un valore elevato, ma che non è insolito raggiungere in questi scenari e che è uno dei più bassi registrati. Il Core i9-13900K tocca i 97°C, mentre anche il Ryzen 9 7950X raggiunge i 91°C.

In Cyberpunk 2077 il Core i9-14900K raggiunge una temperatura di picco di 79°C per poi assestarsi sui 68°C medi, gli stessi del Core i9-13900K. La temperatura media è più bassa di quella del Ryzen 9 7950X e del Ryzen 7 7800X3D. Con il Core i9-14900K nei giochi non avrete mai problemi legati alle temperature, a patto ovviamente di usare un dissipatore adeguato.   

Verdetto

L’abbiamo detto in apertura, Raptor Lake Refresh non punta a introdurre cambiamenti importanti, ma vuole dare una rinfrescata alla lineup di processori Intel in attesa della prossima generazione, che sarà basata sul processo Intel 4 a 7nm e porterà con sé novità più sostanziose. Il Core i9-14900K fa esattamente questo, migliorando le prestazioni del precedente Core i9-13900K di qualche punto percentuale, ma senza risultati veramente degni di nota. Le frequenze più alte aiutano a ridurre il distacco dai Ryzen con 3D V-Cache nei giochi e anche se i processori AMD rimangono più veloci, il Core i9-14900K riesce a dire la sua in molti titoli.

Scorrendo tutti i grafici che abbiamo inserito nella recensione, sembra però di avere di fronte un Core i9-13900K overcloccato, più che un nuovo processore.  Le prestazioni aumentano mediamente del 4% osservando i nostri test, ma crescono anche i consumi, seppur non in maniera drammatica: numeri alla mano si arriva a una differenza massima di 26 watt, un valore accettabile che non pesa particolarmente.

Non abbiamo ancora un prezzo per l’Italia, ma considerando che quello in dollari non è cambiato, possiamo basarci sulle cifre a cui ha debuttato il Core i9-13900K: significa che probabilmente il Core i9-14900K arriverà sul mercato a 799,90 euro, così come il suo predecessore. Si tratta di 100 euro in più del Ryzen 9 7950X3D e quasi 200 euro in più del Core i9-13900K, che oggi si trova intorno ai 620 euro; la differenza è ancora maggiore se prendiamo in esame il Ryzen 9 7950X senza 3D V-Cache, che costa circa 570 euro. In termini percentuali, il Core i9-14900K costerebbe il 13% in più del Ryzen 9 7950X3D, il 29% in più del Core i9-13900K e il 40% in più del Ryzen 9 7950X. A questo bisogna aggiungere il prezzo delle nuove Z790 Refresh, che saranno più costose delle attuali Z790 e delle X670E AMD. Non sono essenziali dato che Raptor Lake Refresh è compatibile anche con le Z790 e le vecchie Z690, ma in un certo senso "obbligatorie" se si vogliono sfruttare al massimo il processore e il supporto alle ultime tecnologie.

In uno scenario come quello descritto, è davvero difficile consigliare l’Intel Core i9-14900K. Il mercato offre alternative più appetibili, non per forza della concorrenza: il Core i9-13900K è ancora un ottimo processore, che, come abbiamo visto, offre prestazioni molto simili a quelle del Core i9-14900K e costa molto meno nel momento in cui scriviamo questa recensione. Se non volete Intel a tutti i costi, in casa AMD il Ryzen 9 7950X3D o il Ryzen 9 7950X sono alternative altrettanto valide e con un rapporto qualità/prezzo migliore di quello che offrirebbe il Core i9-14900K se fosse venduto davvero a 800 euro.

Tirando le somme, il Core i9-14900K è un processore che non convince, ma che non cambia nemmeno gli equilibri attuali del mercato: Ryzen 7000 e Intel Core di 12° o 13° generazione rimangono le opzioni più interessanti, a meno che i negozi non decidano di vendere il Core i9-14900K allo stesso prezzo a cui è disponibile oggi il Core i9-13900K, o a uno simile: se il top di gamma Raptor Lake Refresh dovesse arrivare sul mercato a 600-650 euro, sarebbe un’alternativa molto più interessante e consigliabile a chi ha un vecchio PC e vuole assemblare una nuova configurazione Intel con cui svolgere qualsiasi attività, dal gioco (anche in streaming) alla creazione di contenuti, senza compromessi in termini di prestazioni e senza privarsi delle ultime novità tecnologiche come il WI-Fi 7 (e non solo), assenti sul Core i9-13900K. Considerando che Intel vende il Core i9-14900K allo stesso prezzo del modello precedente, non è così impossibile che accada: tutto dipende dai rivenditori.

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Prestazioni generali

  • Intel non ha alzato i prezzi

  • Supporto al Wi-Fi 7

  • Compatibile con le vecchie Z690 e Z790

Contro

  • L'incremento di prestazioni è molto contenuto

  • Il prezzo dei rivenditori potrebbe essere molto alto

Commento

Il Core i9-14900K offre un leggero incremento prestazionale e nuove funzionalità, ma un prezzo al dettaglio troppo alto potrebbero renderlo davvero poco interessante. 

Informazioni sul prodotto

Immagine di Intel Core i9-14900K

Intel Core i9-14900K

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