Intel getta le basi per i processori a 14 nanometri

Intel ha pianificato un corposo investimento per la realizzazione di un nuovo impianto che, una volta terminato, si occuperà di produrre CPU anche con l'avanzato processo a 14 nanometri.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel ha messo sul piatto 5 miliardi di dollari per realizzare una fabbrica a Chandler, Arizona, in grado di produrre chip a 14 nanometri e non solo. Il nuovo impianto, denominato Fab 42, sarà dedicato inizialmente alla produzione di wafer a 300 millimetri, ma sarà compatibile anche con le future soluzioni a 450 millimetri.

La costruzione della fabbrica inizierà a metà anno e sarà completata nel 2013. "L'investimento pone le basi per una crescita futura della nostra rete d'impianti produttivi. Questa fabbrica inizierà a operare su un processo che ci consentirà di creare transistor con una dimensione minima di 14 nanometri", ha dichiarato Brian Krzanich, vicepresidente senior e general manager per la produzione di Intel.

Il colosso dei microprocessori ha anche intenzione di creare 4000 mila posti di lavoro negli Stati Uniti nel corso del 2011. Il paese di origine non è l'unico in cui l'azienda sta cercando di espandersi. Ad esempio, Intel ha ricevuto sovvenzioni dallo stato di Israele per costruire un impianto per la produzione di wafer a 300 millimetri.

Tanti nuovi posti di lavoro per personale altamente qualificato

L'azienda prevede inoltre di espandere il suo sito produttivo in Irlanda e ha recentemente iniziato a operare con la sua prima Fab in Cina. Infine, dopo alcuni ritardi, ha aperto ufficialmente il suo impianto di test e produzione di packaging in Vietnam.

A tutto questo va sommato un investimento tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari che l'azienda ha annunciato lo scorso ottobre (Intel: 8 miliardi per Ivy Bridge, le CPU a 22 nanometri) e che creerà dagli 800 ai 1000 posti di lavoro permanenti e altamente qualificati nel sito di Hillsboro, Oregon. Intel ha intenzione di costruire un nuovo impianto e ammodernare quello esistente.

Nel frattempo Paul Otellini, amministratore delegato dell'azienda, ha rilasciato una preoccupata dichiarazione sul futuro prossimo del settore produttivo. L'AD prevede grandi problemi per il business delle "Fab" per i prossimi due anni a causa della "elevata sovraccapacità" nel settore che abbatterà i prezzi ed eroderà i margini di guadagno. L'ingresso in gioco di Globalfoundries, ex ramo produttivo di AMD, potrebbe sconquassare il mercato.