Intel: risultati da record ma perde 4,2 miliardi sul mobile

Intel tira le somme di un 2014 molto positivo per i conti finanziari, nettamente in crescita. Unico neo il settore mobile, dove i sussidi ai produttori hanno pesato per oltre 4 miliardi.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Intel ha chiuso l'anno passato con conti che definire positivi sembra un eufemismo. L'azienda è la numero uno nel mondo dei PC, grazie alla diffusione dei suoi processori in tutti i settori di mercato, con quote spesso decisamente maggiori rispetto alla rivale AMD.

Intel Brian Krzanich

Nonostante il mercato PC abbia sofferto negli ultimi anni Intel ha tenuto botta e quando il settore è tornato a dare segnali positivi (confermati dagli ultimi dati), l'azienda statunitense ha saputo capitalizzarli. Per questo lo scorso anno ha registrato un fatturato complessivo di 55,9 miliardi di dollari, con un utile netto di 11,7 miliardi e un margine lordo del 63,7%. Numeri in netta crescita sul 2013.

Anche il quarto trimestre dell'anno passato si è confermato da record con un fatturato di 14,7 miliardi, un utile netto di 3,7 miliardi e un margine lordo del 65,4%. Risultati strabilianti, ancora di più se teniamo conto del bagno di sangue nel settore mobile, dove gli investimenti e i sussidi ai produttori per adottare i propri chip (46 milioni le unità per tablet consegnate nel 2014) a discapito delle proposte di ARM sono costati un occhio della testa. 

Intel Core i5-4440 Intel Core i5-4440
Intel Core i5-4690K Intel Core i5-4690K
Intel Core i3-4130 Intel Core i3-4130

Intel ha infatti lasciato sul terreno altri 1,1 miliardi nel quarto trimestre, portando la sua perdita su quel fronte a 4,2 miliardi di dollari nel 2014, una cifra superiore ai -3,1 miliardi di dollari dell'anno prima. La divisione PC Client Group ha fatto invece registrare una crescita del fatturato del 3% sullo stesso periodo dell'anno passato, toccando gli 8,9 miliardi.

  Q4 2014 Q4 2013 Differenza
Fatturato 14,7 miliardi 13,8 miliardi +6%
Utile netto 3,7 miliardi 2,6 miliardi +39%
Utile operativo 4,4 miliardi 3,5 miliardi +25%
Margine lordo 65,4% 62% +3,4 punti percentuale

L'azienda ha registrato un aumentato dei volumi di vendita del 6%, ma il costo medio di vendita si è contratto del 2%. Per quanto riguarda i microprocessori desktop i volumi si sono contratti dell'1% mentre il prezzo medio è rimasto pressoché invariato. Il fronte notebook ha fatto segnare un incremento dei volumi fino all'1%, mentre il prezzo medio è sceso del 3%.

  2014 2013 Differenza
Fatturato 55,9 miliardi 52,7 miliardi +6%
Utile netto 11,7 miliardi 9,6 miliardi +22%
Margine lordo 63,7% 59,8% +3,9 punti percentuale

Vedremo come si comporterà la gamma di CPU a 14 nanometri nel 2015, a partire dai Core M (Broadwell-Y) fino alle soluzioni Broadwell-U annunciate al CES 2015. Gallina dalle uova d'oro è però il Data Center Group, che con un fatturato di 4,1 miliardi è cresciuto del 25% su base annua. Intel continua insomma a ben figurare con la propria gamma Xeon, anche con processori modificati su richiesta di clienti specifici come ad esempio Amazon.

Da tenere d'occhio la divisione IoT, dedicata all'Internet delle cose. Il fatturato è stato di 591 milioni di dollari (+10% sull'anno passato e +12% sul terzo trimestre 2014). Si tratta di un settore che l'anno scorso ha pesato sul fatturato di Intel per 2,1 miliardi. All'interno di questa divisione rientrano sensori, chip wireless e processori come il Quark.

  Q4 2014 Rispetto al Q3 2014 Rispetto al Q4 2013
Fatturato Data Center Group  4,1 miliardi +11% +25%
Fatturato Internet of Things  591 milioni +12% +10%
Fatturato Mobile Group  -6 milioni -700% -102%
Fatturato Software and Services  557 milioni 0% -6%
Altro 617 milioni +7% +23%

Chiudono il quadro la divisione "Software and services", con un fatturato di 557 milioni in calo del 6% sullo scorso anno e la voce "altri", in crescita del 23% a 617 milioni. Per quanto riguarda il primo trimestre 2015 Intel si aspetta un fatturato di 13,7 miliardi (più o meno 500 milioni) e un margine lordo del 60% (più o meno il 2%). L'anno passato l'azienda aveva raggiunto 12,8 miliardi di dollari di fatturato e un margine lordo del 59,7%. La previsione, per quanto positivo, non ha rispettato le attese degli analisti e il titolo è sceso in borsa di circa il 2% nelle contrattazioni after hours.