La ricetta di Otellini

Paul Otellini, CEO di Intel, ha confermato un maggiore impegno nel settore UMPC; fra 3/5 anni potrebbero realmente sostituire mini-notebook e smartphone.

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a cura di Dario D'Elia

La ricetta di Otellini

Paul Otellini, CEO di Intel, è convinto che a breve le distinzioni fra mini-notebook, smartphone e UMPC cesseranno, soprattutto quando sarà avviata la commercializzazione di nuovi piccoli dispositivi per navigare online, dotati di funzioni di telefonia mobile. Ecco, gli UMPC che ha in mente Intel sono proprio di questo genere. E di fatto l'iPhone rappresenta un valido esempio. "Si tratta di progettare una soluzione finale per una tecnologia nuova. Ed è certamente un rischio da correre", ha sottolineato Otellini.

Ad essere sinceri, anche con un cellulare nella propria tasca un altro gadget può essere comunque interessante se in grado di fornire qualcosa di speciale. Ad esempio, moltissimi cellulari sono in grado di riprodurre musica, ma la maggior parte delle persone continuano a preferire i lettori MP3 per le loro qualità.

Raggiungere l'obiettivo che si prefigge Otellini, comunque, richiederà ancora qualche anno, ma è questa la strada. Non si tratta di guadagnare qualche quota di mercato ma di convincere la dimensione consumer a compiere quello che adesso non può che essere definito un "grande salto".

Inoltre, fino a quando sono saranno completamente implementati i network WiMax è evidente che si patirà ancora qualche battuta di arresto. E questo anche se vi sono già strategie alternative come quelle che giocano tutto sui network mobili – come ad esempio proprio l'iPhone.

Ovviamente sia in un caso che nell'altro il nodo delle tariffe sarà poi la discriminante più importante. Insomma, i carrier wireless e mobili continuano ad avere il completo controllo sulle sorti della connettività in movimento e dell'intero settore UMPC.

Otellini, alla fine, è convinto che per assistere ad una svolta nei prossimi 3/5 anni vi siano quattro ostacoli da superare. I microprocessori dovranno essere ancora più potenti e consumare meno energia per consentire dispositivi multifunzionali più piccoli. L'infrastruttura wireless a banda larga dovrà essere implementata per ampliare le aree di connettività. Internet dovrà diventare più intelligente e pro-attiva per ottimizzare la ricerca di informazioni. Infine, sarà necessario sviluppare interfacce utente più naturali per consentire l'utilizzo di Internet tramite comandi vocali e movimenti del corpo.

"Lo sviluppo di questi prodotti, servizi e modelli di business di nuova generazione offre notevoli opportunità, ma è necessario prima superare tutti gli ostacoli che ho elencato”, ha spiegato Otellini.