Interfaccia - Gestione e Regolazione, continua

Recensione - Test di Corel PaintShop Pro X5, quindicesima versione del più apprezzato pacchetto di fotoritocco a basso costo. Le novità non sono eclatanti, ma bastano a confermarne la leadership.

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a cura di Tom's Hardware

Interfaccia - Gestione e Regolazione, continua

Le due principali novità dell'area Gestione, ma potremmo dire di tutta la versione X5, sono comunque Places e People. Entrambi strumenti di ricerca e organizzazione dei file, consentono il primo di aggiungere informazioni geografiche alle immagini e quindi di effettuare ricerche in base a esse, il secondo di riconoscere i volti all'interno delle immagini per individuare persone specifiche dentro alle foto ed effettuare ricerche in base a questa informazione.

Il primo strumento è ben implementato e può rivelarsi utile, mentre il secondo ha un'affidabilità di riconoscimento così bassa da risultare più una complicazione che un beneficio per l'utente. Lo abbiamo messo alla prova in una situazione volutamente "facile" per un essere umano, vale a dire una cartella con una decina di ritratti della stessa persona, scattati a breve distanza di tempo, con inquadratura pulita e sempre frontale o trequarti, ma il risultato è stato davvero deludente: il software ha infatti riconosciuto in quella cartella ben 6 persone diverse.  

PaintShop Pro X5 consente ora di gestire informazioni geografiche e di utilizzarle come criterio di ricerca o di visualizzazione. Buona l'implementazione

L'area di regolazione è, come già detto, dedicata alle modifiche rapide. Nella colonna di destra troviamo di nuovo gli Effetti Rapidi già visti in precedenza, mentre a sinistra le più classiche regolazioni d'uso comune come bilanciamento del bianco, luminosità e contrasto, nitidezza. Si trovano qui anche strumento non banali come luce di riempimento (flash artificiale), micro-contrasto e messa a fuoco (filtro sfocatura/nitidezza) e infine uno strumento specifico per la rimozione del disturbo digitale.

Per i più pigri c'è sempre Correzione fotografica intelligente, che si occupa in un sol click di luminosità, alte e basse luci, saturazione - facendo spesso un buon lavoro. Si trovano in questa sezione anche gli strumenti "trucco", ormai caratteristici di Paint Shop Pro, come spazzolino (sbianca i denti), abbronzatura, stringi (effetto dimagrante). Anche in questo caso, va sottolineato come chi acquista la versione Ultimate troverà in FaceFilter uno strumento specifico e più potente per il make-up digitale.

Faces è decisamente meno riuscito: la stessa persona di queste immagini è stata riconosciuta come sei persone differenti nello spazio di dieci ritratti simili

Entrambe queste due aree si sono dimostrate intuitive ed efficaci, a livello di interfaccia, per effettuare regolazioni rapide, ma si apprezzano al massimo solo in presenza di schermi ampi - in caso contrario, le aree degli strumenti, pur ridimensionabili, risulteranno inevitabilmente troppo compresse.

La prova effettuata con schermo da 1366x768 ci ha convinto della drammatica inadeguatezza del requisito minimo 1024x768. Consigliamo schermi da 1920x1200 o superiori per lavorare al meglio.