La crisi economica, un rammarico per ATI

Il mondo delle schede grafiche, in particolare quelle dedicate, potrebbe subire un forte impatto dalla crisi economica. Una disdetta per ATI, che conta su una buona gamma di prodotti, afferma l'azienda.

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a cura di Manolo De Agostini

Rick Bergman, general manager di ATI, prevede giorni difficili per il mercato della grafica a causa dei timori economici dei consumatori. A risentirne di più sarà il settore della grafica discreta, quello in cui l'utente fa un maggior investimento. "Non so se la grafica sarà colpita dalla crisi. Noi siamo pesantemente esposti sul comparto consumer rispetto a quello enterprise. Tutti sono in attesa di vedere come agirà questa tempesta finanziaria nel trimestre e in quelli successivi".

La cautela di Bergman non sorprende. L'analista Craig Berger di Friedman Billings Ramsey ha pronosticato che Nvidia, rivale di ATI, taglierà il numero di wafer prodotti del 25% nell'ultimo trimestre 2008, operando una nuova riduzione del 20% nel Q1 2009. Logico aspettarsi qualche manovra simile anche da ATI.

La crisi economica è un peso non indifferente per la divisione grafica di AMD, che si fregia di una buona gamma di prodotti, molto più concorrenziale di qualche mese fa. Se lo stato finanziario delle famiglie e del mondo intero fosse stato differente, ATI avrebbe potuto incamerare un maggior guadagno. Purtroppo non è così e all'azienda non resta che fare del proprio meglio, partendo dal raggiungimento del suo obiettivo: catturare il 50% del mercato globale delle schede grafiche discrete entro la fine del 2008. Il terzo trimestre è stato chiuso con una quota del 40%, a fronte del 60% di Nvidia. Basteranno questi tre mesi natalizi a fare un passo del 10%?