Il mondo della tecnologia anti-zanzare sta vivendo una vera e propria rivoluzione, con l'emergere di dispositivi che sembrano usciti direttamente da un film di fantascienza. Quello che fino a poco tempo fa era considerato un sogno irrealizzabile - utilizzare la tecnologia laser per eliminare gli insetti volanti - sta diventando realtà grazie a innovatori come Jim Wong, che ha lanciato una campagna di crowdfunding per quello che definisce il "primo sistema portatile di difesa aerea contro le zanzare al mondo". Il progetto, chiamato Photonmatrix, ha già superato di oltre il 1.300% l'obiettivo iniziale di finanziamento, dimostrando quanto sia sentita l'esigenza di trovare soluzioni efficaci contro questi fastidiosi insetti.
La tecnologia che trasforma le zanzare in polvere
Il cuore del sistema Photonmatrix risiede nella combinazione di due tecnologie avanzate: uno scanner LiDAR e un laser controllato da galvanometro. Questa sinergia permette al dispositivo di individuare e neutralizzare fino a 30 zanzare al secondo, un ritmo che farebbe invidia anche ai più esperti cacciatori di insetti. La portata operativa del sistema varia tra i 3 e i 6 metri di raggio, a seconda del modello scelto, creando una zona di protezione che può coprire efficacemente ambienti esterni di dimensioni considerevoli.
L'autonomia rappresenta un altro punto di forza del dispositivo. Alimentato da power bank portatili, il Photonmatrix può funzionare ininterrottamente per 16 ore utilizzando una batteria da 39.200mAh. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto per utilizzi prolungati all'aperto, dalle cene in giardino alle notti in campeggio, senza richiedere un collegamento costante alla rete elettrica.
Due versioni per esigenze diverse
Wong ha sviluppato il suo sistema in due configurazioni distinte. La versione Basic, proposta a 498 dollari durante la campagna di crowdfunding, offre una copertura di 3 metri di raggio, sufficiente per proteggere un'area di circa 28 metri quadrati. Chi necessita di una protezione più estesa può optare per la versione Pro, che al prezzo di 698 dollari raddoppia la portata operativa raggiungendo i 6 metri di raggio.
Una volta terminata la campagna di finanziamento, i prezzi sono destinati a salire rispettivamente a 698 e 898 dollari. Il kit standard include l'unità laser-LiDAR, una base di localizzazione, staffe di montaggio, alimentatore e cavo di connessione DC da 2 metri. Tra gli accessori opzionali figurano basi rotanti, power bank di diverse capacità e un adattatore per convertire i comuni power bank per smartphone alla tensione richiesta di 24V.
I precedenti nella lotta tecnologica agli insetti
Il concetto di utilizzare la tecnologia per combattere le zanzare non è completamente nuovo nel panorama dell'innovazione. Nel 2021 era stato presentato un dispositivo basato su Raspberry Pi che prometteva funzionalità simili per gli appassionati di fai-da-te. Più recentemente, nel 2023, è apparso sul mercato il Bzigo Iris, un sistema che si limita a individuare e segnalare la presenza di zanzare tramite un puntatore laser visibile, lasciando poi all'utente il compito di eliminarle manualmente.
Il Bzigo Iris, attualmente disponibile a 199 dollari, rappresenta una soluzione più economica ma limitata agli ambienti interni, dove il numero di zanzare è generalmente contenuto e gestibile con strumenti tradizionali come le racchette elettriche. L'approccio del Photonmatrix risulta invece più ambizioso, mirando a un'eliminazione automatica e su larga scala degli insetti.
Sicurezza e limitazioni del sistema
La questione della sicurezza rappresenta naturalmente un aspetto cruciale per un dispositivo che utilizza tecnologia laser per scopi "letali". Wong assicura che il Photonmatrix è stato progettato con la massima attenzione alla sicurezza di persone e animali domestici, affermando che "non danneggerà persone, animali domestici o persino uccelli distanti". Il sistema è in grado di distinguere tra diversi tipi di insetti volanti, concentrandosi principalmente su quelli di media e bassa velocità, mentre risulta meno efficace contro le mosche comuni che possono superare 1 metro al secondo.
Rimangono tuttavia alcune incertezze pratiche non completamente chiarite dalla documentazione del progetto. Ad esempio, non è specificato cosa accade quando una zanzara si posa su superfici delicate come schermi televisivi o monitor, sollevando interrogativi sulla possibilità che il laser possa danneggiare oggetti di valore durante il processo di eliminazione degli insetti.
Le sfide del crowdfunding tecnologico
Nonostante l'entusiasmo generato e il successo nel raggiungere gli obiettivi di finanziamento, il progetto presenta tutti i rischi tipici del crowdfunding tecnologico. Wong è al suo primo progetto di questo tipo, e attualmente dispone solo di un prototipo funzionante del sistema di identificazione e neutralizzazione delle zanzare. La strada verso la produzione commerciale su larga scala e ai prezzi promessi presenta ancora numerose sfide tecniche e logistiche da superare.
Come sempre nel caso del crowdfunding, sostenere il progetto non equivale all'acquisto di un prodotto retail, ma piuttosto a un investimento nella realizzazione di un'idea innovativa. I potenziali sostenitori dovranno valutare attentamente se credere nella visione di Wong e nella possibilità che riesca a trasformare il suo prototipo in un prodotto commerciale affidabile e sicuro.